È l’estate del 2021: siamo in piena pandemia ed è ormai quasi un anno che siamo senza squadra, senza la possibilità di praticare lo sport che amiamo, quello sport che per tanti anni ci ha fatto sentire dei veri atleti, esattamente come i nostri idoli in TV: il Powerchair Hockey.
Siamo un gruppo di ragazzi della provincia di Milano e dintorni, tutti affetti da gravi patologie neuromuscolari. Ci siamo conosciuti giocando a Powerchair Hockey, siamo diventati amici tra un allenamento e una trasferta e, dopo tanti anni, abbiamo ancora una voglia immensa di fare sport, di vivere la competitività dei campionati, di provare a vincere.
Mattia Abbate (attualmente capitano della nostra squadra di Powerchair Hockey) ci riunisce tutti in videochiamata: dobbiamo decidere.
“Ce la sentiamo di ripartire da zero, dopo così tanti anni di Hockey?”
“Saremo in grado di mantenere e far crescere un’associazione tutta nostra, il cui motore sia l’impegno e il sacrificio di ognuno di noi e dei nostri genitori?”
Queste sono alcune delle domande che ci siamo posti quel giorno. I dubbi erano tanti, eppure tutti sapevamo quale fosse la risposta: “SI”.
Quel giorno abbiamo compreso due principi fondamentali che guidano le nostre azioni ogni giorno all’interno dell’ASD Wolves Bareggio:
- in primis, il fatto che il percorso che abbiamo intrapreso è un percorso di crescita personale e di gruppo e che ogni nostra iniziativa è un’affermazione della nostra passione per questo sport, della nostra voglia di dimostrare che, con un po’ di determinazione e tanta volontà, non c’è limite che non possa essere superato;
- in secondo luogo, abbiamo capito che potevamo essere qualcosa di più di un gruppo di amici che giocano insieme. Con questa associazione abbiamo la possibilità di far conoscere il valore più profondo della pratica sportiva nel nostro territorio. Ciò che facciamo, infatti, non è solo fare sport: è inclusione di chi sente di non poter essere chi vorrebbe, di chi fatica a socializzare e di chiunque voglia provare un’emozione in più. I Powerchair Sports (di cui il Powerchair Hockey fa parte insieme al Powerchair Football), infatti, sono sport nati proprio per persone con patologie come le nostre, che non ci permettono di praticare altre attività sportive, certamente non ad alti livelli di agonismo.
Così, abbiamo ampliato i nostri orizzonti, decidendo di praticare entrambi i Powerchair Sports e cercando di farli conoscere a chiunque possa essere interessato, nella speranza di far provare a qualcuno le stesse gioie che abbiamo provato noi tanti anni fa, quando siamo scesi in campo per la prima volta.
Ora, siamo costituiti da poco più di un anno e l’entusiasmo cresce sempre più, ad ogni risultato che otteniamo, così come ad ogni nuova sfida.
Gli oneri sul piano delle finanze sono molti, tra acquisti e manutenzioni di materiale e la necessità di carrozzine da gioco e di furgoni, questi ultimi indispensabili per permettere di fare sport anche (e soprattutto) a chi non avrebbe la possibilità di partecipare per mancanza di autonomia negli spostamenti. La voglia di continuare a crescere, però, è superiore e noi siamo certi che, nel nostro piccolo, riusciremo a fare grandi cose.
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