Silvia B. Insegnante volontaria di Unica Terra si racconta…
Posted at 11:02h in Storie 0 CommentiQuattro anni fa ero in Casa Comboni e per curiosità sono entrata in Unica Terra.
È stato un colpo di fulmine! Ho provato una grande emozione: il posto che avevo sognato, ma che non speravo potesse esistere … esisteva … e io c’ero! Era il posto che cercavo, dove poter essere utile facendo quello che avevo fatto con passione per tutta la vita!
Ragazzi e bambini di tutto il mondo facevano i compiti e studiavano impegnandosi seriamente, sereni, tranquilli, sorridenti e traspariva un rapporto di fiducia e di dialogo con il volontario che li seguiva!
Quante belle persone! Gli operatori avevano con i ragazzi un atteggiamento naturalmente accogliente, familiare e positivo, e questi rispondevano in modo corretto e responsabile. Che bello! Ho desiderato fortissimamente di entrare a far parte di questo gruppo che mi era piaciuto così tanto. Avrebbero accettato una ex-prof. senza esperienza del mondo dell’immigrazione, ma con tanto entusiasmo e voglia di fare?
Sono stata subito accolta con affetto e ho trovato un forte spirito di collaborazione.
Ho conosciuto Maria C., giovane colonna portante del “Progetto minori”, preparatissima in campo psicologico e sociale, ma anche tanto sensibile e intuitiva: trovo straordinario il suo talento nell’organizzare e nel rapportarsi con tutti, ragazzi, genitori e volontari.
Ho incontrato lo splendido sorriso della “mitica” Maria P.: provo tanta ammirazione per il suo eccezionale coraggio e mi sento onorata di poter collaborare all’Associazione che ha fondato.
Ogni volta che arrivo, incrocio con piacere lo sguardo di persone dai visi aperti e sorridenti, generose ed altruiste, un ambiente di lavoro sereno e costruttivo dove ci si sente veramente bene, dove i ragazzi sentono che l’accoglienza è sincera e vengono a imparare volentieri.
I nostri ragazzi e le nostre ragazze sono appunto, soprattutto loro l’obiettivo del nostro impegno: la loro integrazione, il loro benessere, la loro crescita culturale e sociale. Quante storie, quante vite, quanti occhi pieni di inquietudini, speranze, paure, illusioni … Quanto bene ho voluto a questi/e adolescenti con cui ho lavorato … E come avrei potuto non volergliene? Sono persone meravigliose nella loro età difficile, con in più un vissuto a volte ingombrante e troppo pesante per la loro età. Che dire delle soddisfazioni che mi hanno dato? Della gioia che mi hanno regalato con i loro progressi scolastici e con l’affetto che mi hanno dimostrato? C’è compenso più grande per un’insegnante?
Quando qualcuno mi fa notare che potrei guadagnare molto dando lezioni private anziché venendo qua gratis, rispondo che dovrei pagare io per lavorare in Unica Terra, poiché sono io che sto imparando moltissimo …
Silvia B.
Insegnante volontaria
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