«Quando un bambino nasce in un contesto di fragilità, dove magari ci sono già altri figli, i problemi purtroppo aumentano», dice Gianluca, il “papà” di Progetto Insieme dell’Associazione Circolo Oasis S. Maria Di Castello ODV, il quale spiega che spesso a rivolgersi a loro ci sono coppie di genitori o mamme sole, talvolta molto giovani e spaesate per le più svariate ragioni. In questi anni di attività attraverso i nidi d’infanzia Oasis sono fioriti rapporti personali tra i volontari che affiancano le famiglie e queste coppie fragili. «Proprio grazie a questa confidenza nata spontaneamente abbiamo scoperto che in realtà il pagamento della retta del nido era l’ultimo di una serie di problemi che la famiglia doveva affrontare nella vita di tutti i giorni: dalla difficoltà con la lingua italiana, alle criticità legate all’inclusione sociale, dal lavoro precario alla casa, passando anche per la microcriminalità». Oltre a tutto questo, Gianluca racconta anche di bambini di due anni mai visitati da un pediatra o da piccoli che non avevano vestitini pesanti per l’inverno. Ecco perché è nato lo Sportello Genitori. «Possiamo fare qualcosa di concreto che vada al di là del rimborso delle rette del nido?», si sono chiesti Gianluca e gli altri membri dello staff Oasis. «Mettiamoci insieme e creiamo una rete di primo livello. Ognuno di noi ha messo sul tavolo le proprie conoscenze di professionisti in studi medici, legali, agenzie per il lavoro». In prima battuta si vanno a mappare le esigenze e si fornisce un supporto iniziale: «dopodiché dirottiamo sui servizi già esistenti e una volta presa in carico la situazione, ogni famiglia fa comunque capo a noi che teniamo monitorate le varie pratiche». E in poco tempo dall’avvio dello sportello sono già stati conseguiti diversi traguardi: in primis sono stati firmati contratti di lavoro, ma sono stati anche erogati dei servizi, forniti materiali per la vita quotidiana, distribuiti pacchi alimentari, attivati corsi di italiano e sono state supportate diverse persone per l’acquisizione del permesso di soggiorno. «Il servizio che forniamo non è mero assistenzialismo – tiene a sottolineare Gianluca – la famiglia che si rivolge a noi viene stimolata con dei micro-obiettivi a raggiungere una propria autonomia nei vari ambiti del quotidiano, ma se vediamo che questo slancio viene a mancare, facciamo un passo indietro». Lo scopo dello Sportello è proprio portare all’autonomia le famiglie con bambini 0-3 anni, perché è in questo settore che l’associazione è specializzati da trent’anni. «Il lavoro che stiamo facendo oggi è dare supporto a chiunque ne faccia richiesta, ampliando ulteriormente la nostra rete per venire incontro alle famiglie di tutta la città».

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