Progetto di potenziamento diagnostica senologica post-covid.

Il tumore alla mammella rappresenta la principale patologia neoplastica della donna; nel 2019 sono stati stimati oltre 53000 nuovi casi in Italia. La diagnosi precoce, insieme alla prevenzione primaria ed alle terapia personalizzate, consente tassi di guarigione molto elevati.
L’emergenza Covid-19 ha determinato un temporaneo arresto di alcune attività diagnostiche, in modo particolare dei controlli clinici dopo terapia; attualmente tutto il Sistema Sanitario Nazionale sta procedendo al recupero delle attività sospese, con modalità compatibili alle attuali indicazioni in merito al distanziamento sociale. Le regole precauzionali attualmente in uso determinano, in molti casi l’impossibilità di incrementare il numero di accertamenti di quantità significative, per consentire l’adeguato livello di distanziamento sociale. D’altra parte anche l’estensione degli orario di lavoro, già in uso, presenta dei limiti strutturali.

L’incremento delle postazioni diagnostiche, può essere una opzione valida per l’incremento delle attività delle strutture, ma, data la natura temporanea delle necessità i costi relativi, non è per tutti ipotizzabile una espansione della strumentazione in dotazione. L’utilizzo di postazioni in outsourcing può contribuire alla risoluzione delle richieste.
La Carovana della Prevenzione è il Programma Nazionale Itinerante di Promozione della Salute Femminile di Komen Italia che offre ad un pubblico sempre più ampio attività gratuite di sensibilizzazione e prevenzione delle principali patologie oncologiche di genere. E si basa sull’attività di tre Cliniche Mobili
• una Unità Mobile di Prevenzione Senologica, allestita con due spazi ambulatoriali e con strumenti tecnologici di ultima generazione (mammografo digitale, ecografo portatile, workstation di refertazione, strumenti di teleradiologia), utili a consentire l’effettuazione di tutti gli esami di diagnostica senologica clinica e strumentale per la diagnosi precoce dei tumori del seno;
• una Unità Mobile di Prevenzione secondaria Ginecologica, con uno spazio ambulatoriale multifunzionale per visite specialistiche ginecologiche, ecografie pelviche trans-vaginali e Pap-test ed altri esami finalizzati alla diagnosi precoce dei principali tumori femminili;
• una Unità Mobile Polifunzionale di Prevenzione Primaria e Secondaria, allestita con due spazi ambulatoriali per offrire ecografie mammarie, visite senologiche, ma anche eventuali altre visite specialistiche per la prevenzione delle patologie della tiroide o del melanoma e dei tumori cutanei e consentire valutazioni antropometriche, consulenze personalizzate per l’adozione di stili di vita più corretti.
In considerazione delle attuali indicazioni logistiche in merito al distanziamento sociale e delle prestazioni arretrate le Unità Mobili rappresentano una opportunità che può essere condivisa con le strutture sanitarie nazionali che ne abbiano necessità o con eventuali altre Istituzioni territoriali che ne abbiamo competenza. L’utilizzo di strutture modulari, movimentabili, nei momenti di emergenza consente la collocazione nelle sedi necessarie, con minimizzazione del costi. A dimostrazione dell’ipotesi si fa riferimento agli ospedali modulari già presenti nonché al recentissimo progetto di ospedale modulare per la gestione Covid-19 appena nato dalla collaborazione tra Istituto Clinico Hmanitas e Techint. L’aggiunta di postazioni diagnostiche determina una immediata possibilità di incrementare il numero di esami effettuabili e la riduzione delle liste d’attesa, già molto importanti.
Il progetto attuale mira ad ottenere la copertura economica per la gestione dei costi relativi alla collocazione delle unità mobili nelle istituzioni che ne facciano richiesta, interfacciandole con i sistemi interni, fornendo un aiuto concreto nella possibilità di abbattere le liste d’attesa.
Tale modalità è attualmente in fase di sviluppo operativo in un Ospedale della Lombardia.