KIDS_DO un progetto di co-design per la Casa dei Bambini Il Giardino

Grazie a KIDS_DO, progetto di design collaborativo per la Casa dei Bambini “il Giardino”, Linaria vuole realizzare un nuovo giardino focalizzandosi prevalentemente sulla trasformazione delle superfici verticali per dare allo spazio un nuovo assetto che dia coerenza percettiva a tutto l’esterno e sia la base di partenza per un nuovo immaginario.

La Casa dei Bambini “Il Giardino” è una struttura residenziale per minori gestita dalla Cooperativa San Saturnino di Roma e accoglie bambini in condizione di abbandono, provenienti da famiglie multiproblematiche o in stuazione di rischio.

Il progetto prevede la partecipazione diretta e attiva dei bambini ospiti della Casa grazie all’organizzazione di 6 laboratori con i quali Linaria vuole sviluppare tutti i disegni e le forme che verranno poi trasferiti in scala e dipinti insieme ai bambini. Non è previsto nessun gioco tradizionale ma una serie di elementi versatili e flessibili, che incoraggiano il gioco simbolico, la spontaneità e la curiosità infantili, con attività non strutturate ma, libere, spontanee, senza regole prefissate. Un progetto di co-design che vuole sviluppare e stimolare il confronto e lo scambio insieme a chi questi spazi li vive tutti i giorni. Così Linaria vuole: evidenziare la capacità creativa e progettuale dei bambini, sviluppare la loro capacità di rappresentazione, dare più spazio all’improvvisazione e all’inventiva, e infine sottolineare l’attenzione alla qualità percettiva dello spazio e allo sviluppo di luoghi espressivi legati alla sensorialità.
Un giardino ludico può allora diventare quel micro-cosmo multisensoriale in cui, per usare le parole di Bruno Munari, occuparsi dei bambini significa “dare loro la possibilità di formarsi una mentalità più elastica, più libera, meno bloccata, capace di decisioni.”
L’approccio e la metodologia di Linaria sono ideali per affiancare i metodi montessoriani a cui si ispira tutto il lavoro educativo svolto nella Casa dei bambini “Il Giardino” dove l’attenzione viene posta sulle virtualità innate dell’infanzia e sulla sua capacità di sviluppo in condizioni ambientali di amore e libertà, le sole in grado di portare il bambino per mano verso le frontiere dell’autocostruzione della propria personalità, in un contesto socio-educativo che favorisca la libertà, l’autonomia e il rispetto per la propria individualità.