Gioca Alla Pari è un progetto costituito da varie attività che hanno il fine di diffondere la cultura della parità e del principio di non discriminazione, ridurre il fenomeno del bullismo e trasmettere il rispetto per l’altro nelle scuole e in contesti extrascolastici. Il progetto è prevede una modalità partecipata del gruppo classe, coinvolto
attraverso giochi di ruolo utili a confrontarsi con gli atteggiamenti di mancato rispetto della parità in ambiti quali l’identità di genere, la disabilità, l’origine etnica, la nazionalità, la religione e le convinzioni personali, l’orientamento sessuale e l’età, inoltre servono ad analizzare le dinamiche e gli eventi violenti, stereotipanti e discriminatori.
L’uso di un approccio interattivo e partecipativo di gioco d ruolo e la peer-mediation, incluso l’utilizzo dei nuovi media è fondamentale affinché emergano modelli culturali da privilegiare. La mediazione tra pari è inoltre una procedura basata sulla comunicazione e la negoziazione cooperativa attraverso il quale si imparano strategie
creative per la gestione dei conflitti interpersonali scaturiti tra compagni.
A CHI E’ DESTINATO
Il progetto è rivolto a tutte le classi della scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado, senza distinzioni. I percorsi e le attività si differenziano in base al ciclo di studi, mantenendo intatta la sua valenza impattante.
Indirettamente il percorso si rivolge anche agli insegnanti e i dirigenti delle scuole coinvolte, le famiglie delle classi attive nel progetto e il gruppo dei pari.
Gioca alla pari vuole così creare un clima di collaborazione tra gli enti educativi al fine di sostenere i ragazzi, monitorando gli atteggiamenti violenti, stereotipanti, discriminanti e promuovendo un modello virtuoso.

QUALI TEMATICHE AFFRONTA
• Discriminazione di:
1. Genere
2. Origine etnica e nazionalità
3. Religione e convinzioni personali
4. Disabilità
5. Orientamento sessuale
6. Età
• Bullismo
• Rispetto dell’altro

STRUMENTI
Gli strumenti principalmente utilizzati saranno:
• Il Role-play: offre la possibilità di sviluppare determinate competenze, ma in particolar modo quelle relazionali. Queste competenze vengono suggerite dal trainer che stimola gli input adeguati dei partecipanti e ha lo scopo di far emergere le potenzialità dei progetti coinvolti. Attraverso il role-playing è possibile creare una realtà condivisa sulla base di regole e scenari e una visione condivisa grazie alla nascita di un’identità e un senso di vivere comune. Lo strumento permette anche l’apprendimento attraverso l’azione. L’ultima fase è poi fondamentale e consiste nel commento e nella discussione, atte all’analisi del lavoro di gruppo svolto.
• La peer-mediation: la cosiddetta mediazione tra pari è una procedura basata sulla comunicazione e la negoziazione cooperativa, finalizzata alla risoluzione dei conflitti interpersonali sia interni che esterni.
• Il sociodramma: metodo d’azione che attraverso la rappresentazione drammatica interviene sui ruoli collettivi, i valori, gli stereotipi e le relazioni interpersonali.
• Il giornale vivente: rappresentazione improvvisata di una notizia di cronaca tratta da un quotidiano, al fine di costituire un dramma artistico e catartico per attori e pubblico.
• Tecniche di pedagogia creativa e riflessiva: metodi di apprendimento basati sull’elaborazione dell’informazione piuttosto che la sua applicazione.
• Il Brainstorming: tecnica di creatività di gruppo libera atta a far emergere idee utili a risolvere un problema. Le eventuali critiche e analisi avviene solo in un secondo tempo.

PERCHE’ IL GIOCO DI RUOLO E LA PEER-MEDIATION

• Attraverso l’utilizzo di metodi non convenzionali e interattivi, consente l’elaborazione di metodologie e strumenti utili anche agli insegnanti nella rilevazione e gestione di casi di discriminazione e bullismo.
• Coinvolgendo attivamente i ragazzi, avvia un processo di sensibilizzazione in grado di arrivare al gruppo dei pari e delle famiglie.
• Attraverso il meccanismo consente agli studenti di acquisire maggiore consapevolezza e divenire soggetti attivi nel contrasto a bullismo e discriminazione.
• Promuove il valore della sperimentazione nelle scuole.
• Genera un modello positivo applicabile ad altri temi di carattere sociale.
• Crea un modello esportabile alle altre classi e alle altre scuole.
• La mediazione tra pari potenzia la comunicazione e la negoziazione cooperativa utile alla gestione dei conflitti interpersonali tra compagni.
• Permette l’attivazione di strategie di problem-solving, condivisibili tra tutti i protagonisti del conflitto.

APPROCCIO E METODOLOGIA
È previsto un approccio misto guidato e libero.
Durante gli incontri la classe verrà “guidata” nella personalizzazione del gioco di ruolo invitando gli studenti a conoscere diversi ambiti: le pari opportunità, il bullismo, l’esclusione sociale. Tra un incontro e il successivo, la classe potrà lavorare allo sviluppo del gioco e ciò consentirà ai ragazzi un percorso di auto-sensibilizzazione,
esportabile anche fuori dalla scuola.
Le metodologie utilizzate dagli educatori saranno scelte in funzione dell’età dei ragazzi:
• Per le scuole primarie: gioco e assunzione dei ruoli, descrizione della propria realtà, interazione con adulti, riflessione individuale
• Per le scuole secondarie: role-play, l’interazione, il confronto e il dialogo con gli adulti sul tema delle pari opportunità, la riflessione individuale, la peer-mediation, lo studio della realtà normativa ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’
L’adesione al progetto comporta un impegno minimo di 4 incontri di due ore, per ciascuna classe coinvolta da pianificare nel periodo di ottobre-maggio.
È previsto un incontro di presentazione del progetto rivolto agli insegnanti di riferimento, i quali dovranno garantire la loro presenza durante le attività e offrire un supporto intermedio ad ogni incontro al fine di far sviluppare ai contenuti delle attività in autonomia.
Le attrezzature necessarie alle attività saranno fornite dall’associazione Specialmente Tu.

totale raccolta

655€

Specialmente Tu ETS

SpecialMente Tu è un’Associazione che nasce nell’aprile del 2012 dalla volontà di creare attività aperte a tutti, senza limite di età, provenienza e competenze. Il segno distintivo è quello di superare le distinzioni e le barriere tra le diverse
fasce d’età, le differenze culturali, gli status di provenienza o le competenze.
Lavoriamo infatti su più fronti: sociale, ludico educativo, culturale, così come nel campo
della formazione, della beneficenza, della tutela dei diritti umani e civili; soprattutto in
favore di persone svantaggiate, in situazione di disabilità intellettiva e/o relazionale e delle loro famiglie.

Via Crosetto 11 10095 - Grugliasco Torino
3466545350