PROGETTO “FEMPOWER”
Il fenomeno della violenza maschile sulle donne è stato definito dall’ONU un “flagello mondiale”. Le statistiche e i dati più recenti mettono in luce l’entità di questo problema e la necessità di affrontarlo in modo efficace.
In Italia, solo nei primi sette mesi del 2023, sono stati registrati 184 omicidi, di cui 65 vittime erano donne. Di queste, ben 52 sono state uccise in ambito familiare o affettivo. L’anno precedente, nel periodo tra il 1° gennaio e il 20 novembre 2022, sono stati registrati 273 omicidi, con 104 vittime femminili. Questi dati rivelano un aumento del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, evidenziando quanto la violenza di genere sia un problema strutturale che non accenna a diminuire.
La violenza sulle donne si manifesta in molte forme, tra cui violenza fisica, sessuale, psicologica ed economica, insieme a comportamenti persecutori che spesso culminano nell’omicidio delle donne.
Nel 2022, sono state 20.711 le donne accolte in Centri Antiviolenza. In questo contesto, emerge quanto sia urgente e prioritario sviluppare progetti volti all’empowerment di donne vittime di violenza, al fine di aiutarle a uscire da situazioni di pericolo, acquisire indipendenza economica e costruire una vita migliore per sé e per i propri figli.
Il progetto FemPower si impegna a sostenere donne che hanno subito violenza. Le beneficiarie sono coinvolte in percorsi di fuoriuscita dalla violenza con l’intento di costruire una vita nuova per sé stesse e i propri figli. L’obiettivo è assicurare il sostegno di cui hanno bisogno per affrontare alcune delle sfide più urgenti che incontrano durante l’ultima fase del loro percorso, ovvero quella volta al recupero della piena autonomia economica e all’individuazione di una soluzione abitativa. Ogni contributo destinato al progetto FemPower consentirà di rafforzare ulteriormente le azioni di empowerment, aiutando le donne a riscoprire la propria forza e il proprio potenziale. Parte dei fondi sarà destinata a fornire servizi volti a facilitare la conciliazione dei tempi vita-lavoro (baby parking o baby-sitter), oppure a coprire i costi di alcune prestazioni sanitarie essenziali (Pap Test o visite ginecologiche). In questo modo, avranno l’opportunità di concentrarsi sulla propria crescita personale e professionale senza preoccupazioni aggiuntive.
totale raccolta
717€
I DIRITTI DI EMMA – DALLA LIBERTÀ ALL’AUTONOMIA SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE A R.L. – ETS
I Diritti di Emma – dalla libertà all’autonomia società cooperativa sociale a r.l. – ETS nasce il 3 agosto del 2020 da 6 donne operatrici di centri antiviolenza. Un gruppo di donne con formazioni ed esperienze differenti ma accomunate dal desiderio di perseguire un unico ideale di equità sociale.
La passione che unisce le socie nasce dalla volontà di contribuire al cambiamento culturale necessario affinché non esista più il fenomeno della violenza di genere. La capacità trasformativa della relazione, i rapporti di fiducia e la professionalità sono i valori che uniscono la compagine sociale.
Questa splendida realtà considera il fenomeno della violenza maschile sulle donne un problema politico-culturale perché comunemente accettato e largamente diffuso l’atteggiamento che vede la donna come unica responsabile e causa della violenza subìta.
Ciò premesso, gli obiettivi principali della Cooperativa sono:
- sostenere le donne nell’ultima fase del percorso di fuoriuscita dalla violenza, offrendo loro accoglienzaresidenziale in strutture protette;
- mettere in atto azioni finalizzate al loro empowerment professionale, sociale ed economico;
- creare nuove opportunità di sostegno per le donne che subiscono violenza, compresa la facilitazione all’inserimento lavorativo. Dal 2021, I Diritti di Emma ha aperto la sartoria sociale LoveYourself in cui le nostre beneficiarie possono sperimentarsi nella professione di sarta.