“ESSERCI”: PERCORSI DI RIPARAZIONE, RINASCITA E PROGETTAZIONE. Un progetto per dare voce e dignità alle giovani donne NEET che troppo spesso restano ai margini.

Il progetto “ESSERCI” intende dare supporto e voce ad almeno 50 giovani donne che, tra i 18 e 34 anni, nonstudiano, non lavorano, non si formano (i cosiddetti NEET), creando per loro uno spazio dedicato al recupero del proprio equilibrio psico-fisico e all’emersione di abilità e competenze. Sono donne isolate dal proprio contesto sociale e che hanno bisogno di un aiuto per iniziare a riprogrammare la propria vita con entusiasmo e fiducia.

L’obiettivo è mettere in campo una serie di azioni volte a far emergere i NEET del territorio di riferimento che proprio per la natura del loro stato di malessere difficilmente vengono intercettati!

Per il raggiungimento di questo obiettivo è indispensabile lavorare su più fronti:

  • definire una rete di monitoraggio e sostegno con amministrazioni, enti no profit e istituzioni scolastiche partendo da dati già disponibili;
  • organizzare incontri a tema con giovani NEET e non- neet per definire il livello di consapevolezza circa l’argomento trattato e come strumento di rilevazione di casi;
  • organizzare incontri di sensibilizzazione con genitori.

Le principali attività previste sono:

  • l’intercettazione dei beneficiari;
  • la creazione di un gruppo di auto mutuo aiuto (AMA);
  • accompagnamento individuale;
  • l’attivazione di uno spazio creativo-artistico e produttivo;
  • un open-day di comunità.

Nell’ambito dell’accompagnamento individuale, verranno attivate iniziative di:

  • sostegno psicologico;
  • orientamento al mondo del lavoro e della formazione;
  • alfabetizzazione finanziaria;
  • accompagnamento per l’acquisizione di abilità digitali.

In particolare, le donazioni di questa settimana saranno destinate al servizio di sostegno psicologico che richiede un importo di circa 4.900€ derivante dalla prestazione dello psicoterapeuta.

CONTESTO DI RIFERIMENTO 

Il fenomeno dei NEET è sempre di più oggetto di attenzione delle istituzioni e degli enti del terzo settore affinché si adoperino nella ricerca di risposte e soluzioni.
Si tratta di giovani senza lavoro, che non studiano, che non si formano e rappresentano una fascia importante del tessuto sociale.

In Umbria i dati ISTAT rivelano numeri preoccupanti quantificando in 35.000 i giovani che ad oggi rientrano in questa categoria.
In modo particolare l’Umbria nel 2020 si collocava al primo posto tra le regioni italiane con un incremento del 25% dei NEET nella fascia 15-34 anni.

Anche i dati sul gender gap in relazione al fenomeno sono critici: le donne, infatti, sono più vulnerabili al fenomeno con una percentuale di 8,3 punti superiore a quella degli uomini.
Ad accrescere il fenomeno anche la crisi economica derivante dalla pandemia di Covid-19, che ha determinato un calo di occupazione, soprattutto tra giovani e donne.

Ma se il problema occupazionale è sicuramente rilevante, ancora più preoccupante appare la spirale di negatività nella quale facilmente cade una gran parte dei NEET che tendono a isolarsi, disinteressarsi al mondo circostante perdendo la fiducia in sé stessi e nel proprio contesto sociale di riferimento.
Le origini di questo stato di malessere che blocca la crescita emotiva e relazionale di questi giovani va rintracciata in una molteplicità di fattori (problemi familiari ed esperienze negative).

Altri fattori sembrano essere fortemente legati al fenomeno:

  • basso livello di istruzione
  • genere (le donne hanno maggiori probabilità)
  • background migratorio

Questo stato di passività e rassegnazione definisce una particolare categoria all’interno dei NEET, quelli cioè che non cercano più un inserimento nella società e che sono in una condizione più difficilmente intercettabile rispetto ai giovani altamente qualificati in cerca di lavoro o quelli con scarsa formazione, ma comunque dinamici e aperti alla possibilità di una riqualificazione.

totale raccolta

723€

CENTRO INTERNAZIONALE PER LA PACE FRA I POPOLI APS

Da oltre 40 anni, il Centro Internazionale per la Pace fra i Popoli APS di Assisi non ha mai smesso di andare incontro ai bisogni dei più fragili ed è impegnato nella promozione della cultura della pace e nel sostegno di bambiniattraverso l’adozione a distanza in paesi in via di sviluppo.

Dal 2007, dopo aver ottenuto il riconoscimento di ONG (Organizzazione Non Governativa) l’impegno del Centro è particolarmente rivolto alla realizzazione di strutture sanitarie, scolastiche e centri di accoglienza per bambini in difficoltà in Africa.

Questa splendida realtà è attiva non solo nella cooperazione allo sviluppo in Burkina Faso, ma è anche presente nel territorio con progetti nelle scuole contro la dispersione scolastica e nel sostegno a famiglie del territorio in difficoltà.

Via S. Pio X n.72 06081 Santa Maria degli Angeli (PG)
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