Il progetto prevede il finanziamento del servizio di clown-terapia presso il Policlinico Umberto I di Roma, a cura dei professionisti di Soccorso Clown che portano un sorriso e un pò di felicità ai tanti bambini ricoverati.
Il lavoro di Soccorso Clown consiste nella combinazione di due tipologie di interventi: ordinario e straordinario, e presuppone obbligatoriamente la presenza di due clown, uno dei quali assume il ruolo di capo-clown.

L’intervento ordinario prevede il contatto e lo sviluppo della relazione con il bambino e con la sua famiglia. I professionisti di Soccorso Clown lavorano sia con un solo bambino (rapporto faccia a faccia), che con molti bambini raggruppati. L’intervento del soccorso clown si svolge sia all’interno di ogni singola stanza, che nelle sale d’attesa o nei corridoi, negli ambulatori o nei reparti di emergenza e di rianimazione, radiologia, isolamento, Day Hospital, inclusi tutti i luoghi di passaggio: ascensori, scale, mensa, etc. Nel suo operare il soccorso clown ricorre costantemente alla capacità di esercitare la propria “attenzione creativa”.

L’intervento straordinario prevede tecniche di distrazione mirate, studiate per affiancare lo staff durante procedure mediche e/o dolorose. L’intervento straordinario consiste, ma non si limita, nell’assistere lo staff ospedaliero durante procedure mediche complicate e dolorose come: aspirato midollare; puntura lombare; accompagnamento in sala operatoria; interventi prima o dopo l’anestesia, eccetera. Nel suo complesso, l’intervento è sempre di breve durata, mentre la sua efficacia si protrae nel tempo e dipende sempre dalle condizioni del bambino, che il capo-clown valuta al momento di entrare in azione (normalmente non più di 25-30 minuti).

La nostra esperienza (frutto di anni di sperimentazione sul campo) ha felicemente provato che la combinazione di questi due tipi di intervento (ordinario e straordinario) si dimostra una scelta estremamente efficace e porta i risultati positivi del nostro intervento a durare nel tempo.

I beneficiari diretti dell’intervento in Ospedale sono i bambini ricoverati in ospedale (da lattanti a 18 anni), da quelli in possesso di una normale capacità motoria ed espressiva, a quelli con piccoli handicap, a quelli semplicemente allettati e/o parzialmente o totalmente immobilizzati, a quelli in isolamento.

I destinatari indiretti dell’intervento in Ospedale sono le famiglie e lo staff ospedaliero (Medici e infermieri).