“Ascoltami”. Benessere della Polizia Penitenziaria
L’emergenza sanitaria ha comportato un sovraccarico di stress fisico e mentale al Personale della Polizia Penitenziaria, già fortemente provato dal cambio di cultura detentiva e gestionale degli ultimi anni (aumento delle attività trattamentali, apertura in alcuni reparti delle celle per gran parte della giornata, ingresso di operatori e volontari), ulteriormente stravolto da una chiusura preventiva quasi totale del carcere verso l’esterno, con notevoli ricadute sul ruolo e sul benessere degli agenti.
Ascoltami, è un servizio di Counseling psicologico tenuto da specialisti, che mira alla promozione del benessere psicofisico: supporto, ascolto e prevenzione del disagio, rivolto a tutti gli agenti che ne sentono il bisogno.
Il progetto, prevede un ciclo di tre incontri a cadenza settimanale (esterni alla C.C.), seguiti a distanza di sei mesi da un incontro di follow-up, che consente di valutare se la condizione dell’utente è stabile, migliorata o peggiorata e considerare un invio.
Per far conoscere il servizio, sarà promosso un incontro con gli specialisti e una campagna di comunicazione interna al carcere (locandine e brochure) diretta agli agenti, volta alla presentazione del servizio stesso, alla modalità di accesso, di contatto e alla finalità dell’intervento. Verranno inoltre realizzati incontri formativi relativi alla gestione di stati emotivi di stress e di rabbia, aperti a tutto il personale.

Problemi/esigenze che si intendono affrontare nel progetto
Gli agenti della polizia penitenziaria lavorano in contesti complessi spesso caratterizzati dall’impossibilità di esprimere sentimenti come paura, tristezza, impotenza nel timore di incorrere in giudizi negativi che possano pregiudicare il percorso professionale.
Soffrono la condizione di chi, quotidianamente, vive a contatto con il disagio, ma non ha gli strumenti per farvi fronte. Spesso anche il supporto emotivo della famiglia viene meno o svalutato e non riconosciuto nella valenza di conforto e sostegno. Il malessere si manifesta in reazioni fisiche ed emotive dannose, cattivo stato di salute, difficoltà nelle relazioni interpersonali, assenteismo e riduzione dell’efficienza sul lavoro, aumento della soglia di percezione del pericolo o un calo eccessivo dell’attenzione che mette a rischio la sicurezza e in casi estremi la vita dell’agente per mano propria.

Obiettivi generali:
• informare e promuovere benessere e stili di vita sani;
• prevenire e curare il malessere psicofisico;
• offrire ascolto e sostegno psicologico;
• offrire strategie adottabili in condizioni di disagio caratterizzato da rabbia e stress;
• migliorare l’efficacia della comunicazione;
• potenziare le risorse individuali nell’interazione socio relazionale;
• sviluppare competenze emotive e strategie di coping adattivo;
• ridurre la conflittualità intra ed intercategoriale;
• prevenire il burnout;
• valutare l’eventuale presenza di nuclei emotivi e/o di personalità effettuando un invio;
• prevenire il suicidio.
Cosa si aspetta:
• miglioramento sostanziale e continuativo del benessere psicofisico;
• miglioramento nei rapporti interpersonali (familiari, professionali, con la popolazione detenuta, con l’istituzione);
• aumento dei fattori di protezione e di promozione della salute;
• riduzione dello stress lavoro-correlato;
• riduzione turnover e assenteismo;
• miglioramento di accesso alla cura, consentendo la tempestiva presa in carico;
• riduzione dei costi del welfare pubblico derivanti da un tardivo intervento.
Destinatari del progetto
Beneficiari diretti:
• uomini e donne della polizia penitenziaria
Beneficiari indiretti:
• popolazione detenuta;
• famiglie degli agenti di polizia penitenziaria;
• sistema di welfare pubblico in termini di costi sociali e lavorativi

totale raccolta

534€

Il Miglio Verde ODV

Il Miglio Verde OdV, persegue, senza scopo di lucro, finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, attraverso l’esercizio, di una o più attività di interesse generale. Tali attività sono volte a realizzare la promozione del benessere in tutti i suoi aspetti, pedagogici, lavorativi e culturali. Scopo principale è rispondere alle esigenze concrete di persone in condizione di disagio psicosociale promuovendone la dignità, attivandosi per la rimozione delle cause di emarginazione e facilitandone l’integrazione e l’inclusione attraverso percorsi socio- educativi.
Per raggiungere le sue finalità l’associazione a titolo esemplificativo:
promuove e organizza pubblici dibattiti, attività editoriali ed eventi culturali, volti a sensibilizzare l’opinione pubblica e a rimuovere pregiudizi e, comportamenti ostili nei confronti di tutto ciò che rappresenta il“diverso” e delle problematiche connesse al mondo carcerario;
promuovere incontri e seminari di informazione rivolti a tutte le persone interessate alle problematiche della detenzione e dei disturbi psichici alla base dei comportamenti devianti;
promuovere seminari e laboratori su temi culturali, artistici o ricreativi di interesse sociale, sia all’interno che all’esterno degli istituiti penitenziari per adulti e minori.