PLAY THE BRAIN: Progetto di gioco guidato per stimolare le principali funzioni cognitive nei bambini
PLAY THE BRAIN: fà giocare la tua testa!!
PROGETTO di GIOCO GUIDATO PER STIMOLARE LE PRINCIPALI FUNZIONI COGNITIVE NEI BAMBINI
A CHI E’ DESTINATO IL PROGETTO:
Insegnanti, Bambini e famiglie della Scuola dell’Infanzia
SCOPO:
Utilizzare con consapevolezza il gioco, in particolare i cosiddetti “giochi in scatola”, per lavorare sulle principali funzioni cognitive (attenzione, memoria, inibizione della risposta, velocità di reazione, pianificazione) e sulla capacità di interazione, cooperazione e rispetto delle regole e dei tempi da parte dei più piccoli.
OBIETTIVI
Formazione insegnanti:
• accogliere i bisogni formativi degli insegnanti e della dirigenza rispetto al tema dello sviluppo cognitivo nei bambini, in particolare rispetto alle funzioni attentivo-esecutive,
• fornire strumenti comunicativi, conoscitivi, valutativi e d’intervento agli insegnanti,
• favorire il benessere sia del bambino sia dell’insegnante nel contesto “classe”,
• fornire strumenti di lavoro utili, flessibili, riconoscibili e di semplice utilizzo, facenti parte dell’immaginario collettivo di gioco,
• fornire strumenti di lavoro facilmente reperibili anche dalle famiglie, così da poter dare una continuità scuola-casa alle attività,
• comprendere in che modo le attività ludiche ben strutturate possano positivamente influenzare il corretto sviluppo delle abilità cognitive di base dei bambini,
• agevolare la trasformazione delle attività quotidianamente proposte in attività ad alto contenuto didattico/educativo
Formazione/Informare genitori:
• Proporre una serata informativa ai genitori permette di sensibilizzare gli stessi sull’argomento, introducendo e sottolineando il tema della enorme valenza del gioco normato e condiviso nello sviluppo del bambino.
• Può essere utile nel coinvolgere i genitori in un percorso di condivisione costruttiva del tempo e dei momenti di gioco con i figli, fornendo loro alcuni semplici spunti per utilizzare con consapevolezza i cosiddetti giochi di società a casa.
• Permette inoltre di migliorare la comunicazione genitori-insegnanti su eventuali difficoltà rilevate in entrambi i contesti di vita del bambino, creando un linguaggio ed una griglia di osservazione condivisi. Stimola la curiosità su come cercare e trovare modalità “su misura” gioco con i propri bambini.
Attività di gioco con i bambini:
• rinforzare i processi di attenzione, concentrazione e organizzazione
• stimolare i processi di pensiero logico, le abilità di problem solving e la flessibilità di strategie cognitive
• formare abitudini di lavoro efficienti (per es. controllare l’impulsività, procedere in modo sistematico, bisogno di precisione, analizzare l’errore, decodificare le consegne…)
• sviluppare la capacità di cooperazione
• allenare al rispetto delle regole e delle turnazioni
• accrescere l’autostima e la motivazione verso sfide talvolta non pienamente accessibili, attraverso l’uso di giochi divertenti e stimolanti
• potenziare la capacità di tolleranza alla frustrazione e al fallimento
METODOLOGIA
Il progetto si articola in tre fasi e coinvolge insegnanti, genitori e bambini della Scuola dell’Infanzia. E’ possibile stabilire a priori se coinvolgere tutti i bambini, o se dedicarsi a specifiche fasce d’età. Si ritiene che l’utilizzo di giochi comunemente presenti sul mercato sia più agevole in bambini che abbiano compiuto i 4 anni d’età, ma è comunque possibile trovare formule per coinvolgere tutti i bambini.
FASE 1/a: PRESENTAZIONE DEL PROGETTO AI GENITORI
Riteniamo di fondamentale importanza coinvolgere i genitori in questo genere di progetti, affinchè possano essere interlocutori interessati e competenti, E possano eventualmente trarre spunti per trascorrere del tempo con i propri figli in maniera consapevole, strutturata ed orientata.
FASE 1/b: FORMAZIONE INSEGNANTI
Formazione in plenaria, suddivisa in tre incontri della durata di 3h ciascuno.
Primo incontro: formazione teorica sullo sviluppo neuro-cognitivo dei bambini ed in particolare sul funzionamento del sistema Attentivo-Esecutivo.
Secondo incontro: utilizzo dei giochi che si andranno a proporre nelle classi, per comprendere le dinamiche relazionali implicate, le risorse cognitive necessarie, le difficoltà che si possono incontrare e le eventuali modifiche ai regolamenti per venire incontro alle esigenze dei bambini delle proprie classi.
Terzo incontro: programmazione concreta e pianificazione degli interventi. Confronto e spazio per le domande.
FASE 2: GIOCO
Le insegnanti provvederanno a predisporre, come da progetto personalizzato redatto nella fase di formazione, i momenti di gioco. Avranno modo così di osservare i bambini attraverso la lente del funzionamento attentivo-esecutivo, e migliorare in questo modo il proprio intervento nei loro confronti, nonché la comunicazione intra-scolastica (con coordinatore, dirigente, colleghi) ed extra-scolastica (con genitori e famiglie, od eventuali terapeuti che seguano i bambini per difficoltà specifiche).
FASE 3/a: MONITORAGGIO
Durante tutto lo svolgimento del progetto, l’esperto sarà a disposizione per confrontarsi con gli insegnanti, nell’ottica di trovare soluzioni alle eventuali difficoltà che possano emergere, o alle domande che possano sorgere.
FASE 3/b: CONFRONTO E SINTESI FINALE
Si predispone un incontro finale per valutare l’andamento del progetto, riflettere sui punti di forza e le criticità emerse ai tre livelli (lavoro degli insegnanti, gioco nei bambini e relazioni con le famiglie).
totale raccolta
0€
370
Kit Cibo
370
Kit Cibo + Igiene Personale
370
caffè offerti
4
colazioni offerte
Elìce Onlus
Elìce onlus nasce nel 2012, per volontà di una équipe di psicologi, medici, specialisti e terapisti che condividono la volontà di garantire una presa in carico globale, rispettosa ed efficace della persona. L’equipe ha una lunga esperienza nella gestione delle disabilità più gravi dell’età evolutiva, degli stati comatosi e post-comatosi. I fondatori hanno avuto decennale esperienza di lavoro con la professoressa Cecilia Morosini, soprannominata «la signora dei risvegli».
Elìce deriva dal verbo Elìcere, che significa «indurre ad uscire», «stimolare», «indurre ad emergere», proprio come noi cerchiamo tutti insieme, terapisti, pazienti e famigliari, di stimolare e far emergere il potenziale di guarigione/benessere della persona.
Dal 2012 siamo equipe accreditata presso Regione Lombardia ad emettere certificazione di DSA, secondo i parametri richiesti dalla normativa vigente.
Seguiamo quindi più di 50 bambini che affrontano la problematica molto attuale dei Disturbi dell’Appredimento.
Il nostro obiettivo è quello di garantire, attraverso la cura, la riabilitazione e l’integrazione sociale, la miglior qualità di vita possibile di ogni singolo individuo.