Il Bangladesh è una terra lontanissima, suo malgrado ricca di acqua perché ogni anno si ritrova sommersa da cicloni, con suolo e acqua che registrano il più alto tasso al mondo di contaminazione da arsenico, e con una popolazione stimata in 200.000.000 persone, di cui il 46%, quasi la metà, è composta da giovani da 0 a 24 anni.

È uno tra i paesi più poveri al mondo, dove i bambini lavorano per contribuire al sostentamento della famiglia, dove nelle zone più emarginate si muore ancora di stenti e malattie.

Nell’ormai lontano 1975, due giovani italiani decisero di dar vita al progetto Rishilpi – nome che nasce dall’unione di due parole bengalesi: Rishi (che significa fuoricasta/intoccabile/impuro) e Shilpi(che significa artista/artigiano). Oggi la Rishilpi è diventata una organizzazione internazionale conosciuta e riconosciuta che opera per l’istruzione, la salute e la riabilitazione, la prevenzione dei matrimoni precoci e la potabilizzazione dell’acqua.

Ogni anno i nostri sostenitori vengono a visitarci in Bangladesh, a conoscere i bambini adottati a distanza e anche ad aiutarci!

Noemi è venuta a trovarci in Bangladesh nel 2021 per rendersi utile tra laurea e specializzazione in pediatria: “Sono partita con l’idea di rendermi utile. Insieme a Luisa, pediatra in pensione, abbiamo messo su un laboratorio di pediatria per i bimbi della Rishilpi ma anche dei villaggi vicini. Quando sono partita c’era una lista d’attesa di 50 bambini! Abbiamo insegnato cose anche di base ma importanti relativamente all’igiene e alla salute. Nonostante l’arretratezza del paese, Rishilpi è all’avanguardia: si capisce subito dal numero delle persone con disabilità che lavorano, da come la disabilità viene integrata nella vita quotidiana, dall’attenzione all’integrità del nucleo familiare (ad esempio assumendo padre e madre e mettendo a disposizione l’asilo nido). La visita ai villaggi mina le proprie certezze, tutti esprimono gratitudine, emerge uno sguardo tutto diverso che fa riscoprire la vita, questi bambini non hanno nulla ma dispensano sorrisi e abbracci. Grazie!”

Alice, una delle nostre ospiti più giovani, venuta in vacanza in Bangladesh nel febbraio 2022: “ Sono grata per ogni minuto vissuto qui alla Rishilpi, dove i sorrisi sono all’ordine del giorno e dove si incontra sempre qualcuno di nuovo, pronto ad accoglierti come se ti conoscesse da una vita. Mi sento di ringraziare la Rishilpi per avermi dimostrato come, anche nelle differenze che appaiono più invalicabili, si possano creare dei legami profondi e sinceri, come avviene tra Hindu, musulmani e cristiani, persone disabili e non, italiani e bengalesi, bambini e ragazzi, in un ambiente dove ognuno si sente responsabile dell’altro, dove l’individualismo e la competizione non sono di casa e dove le parole fratello e sorella si associano ai familiari come a uno sconosciuto che ti aiuta a spingere la carrozzella per un tratto di strada difficile”

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