Il Guatemala è una terra lontana, ricca di storia e di cultura, ma è anche uno dei paesi dell’America Centrale con i più elevati livelli di povertà e disuguaglianza sociale, con oltre il 20% della popolazione analfabeta. Il completamento dell’istruzione è molto basso e solo il 22% degli alunni termina l’istruzione terziaria – inclusa l’università.

Per noi tutto è iniziato nel 2018, a tavola, quando tra giovani amici italiani e guatemaltechi abbiamo deciso di dar vita a un’associazione che promuovesse lo scambio culturale tra Europa e America Latina e l’innovazione in ambito socio-educativo. E’ nata così Comparte. Da allora è forte la convinzione che alla base dello sviluppo integrale e sostenibile della società ci siano l’educazione e le competenze.

Ad oggi, il progetto più grande che abbiamo è Comparte Universidad, che supporta i docenti e gli studenti di pedagogia del Centro Universitario de Petén (CUDEP), per garantire loro un’educazione di qualità e una formazione adeguata all’importante compito che li aspetta: educare la generazione di oggi e quelle di domani.

L’emergenza sanitaria da Covid-19 degli ultimi anni ha aggravato l’isolamento e il divario digitale di un centro universitario già tra i più isolati geograficamente dell’unica università pubblica del Paese, la Universidad de San Carlos de Guatemala.
Il 62% dei docenti al CUDEP dichiara di non avere competenze digitali adeguate per un lavoro educativo-pedagogico e di aver perso i contatti con almeno il 25% dei propri studenti.

Dal 2020 in Comparte ci siamo perciò attivati per realizzare corsi di formazione e cicli di seminari in forma online dedicati a docenti e studenti, per permettere che la formazione potesse continuare e si adattasse alle nuove sfide tecnologiche che il futuro prevede, di alternanza tra scuola in presenza e da remoto, affrontando così il forte abbandono scolastico degli studenti.

I risultati del nostro lavoro li stiamo vedendo e alcuni di questi grazie alle testimonianze e le chiacchierate con gli insegnanti coinvolti. Ecco qui alcune:

“Quando ho iniziato a lavorare online non sapevo nulla e con la pratica sono stata in grado di superare le debolezze del mio lavoro nell’uso della tecnologia a distanza”.

“A causa dell’area geografica in cui ci troviamo noi peteneros (del Petén), ci sono momenti di scarsa connessione e avere la risorsa delle lezioni registrate ci ha permesso di rivedere e rafforzare l’apprendimento.”

“Mi hanno aperto un mondo meraviglioso e mi hanno guidato a lasciare andare la mia paura della tecnologia”.

“Ho acquisito nuove conoscenze da mettere in pratica nelle classi virtuali con i miei studenti e integrare attività di gioco digitale con loro per rendere la classe più creativa e pratica.”

“Mi sento motivato a continuare a conoscere, imparare e praticare gli strumenti appresi.”

“Ho avuto modo di conoscere strumenti tecnologici che erano nuovi per me, e abbiamo lavorato con questi, che è il modo migliore per imparare”.

“Ho amato la formazione e il dinamismo che i formatori hanno condiviso con noi”.

Per questo ci impegniamo ogni giorno per realizzare ciò in cui crediamo e lo facciamo con entusiasmo, per portare un cambiamento positivo nel mondo, insieme.

Team di Comparte

Nessun Commento

Inserisci un commento