Il progetto che l'Albero di Kery intende presentare alle Amministrazioni Locali consiste nella messa a dimora di un frutteto cittadino ad uso pubblico, del quale l'Albero di Kery, tramite i propri volontari, si occuperà della realizzazione e manutenzione. Il progetto prevede un autofinanziamento tramite erogazione di corsi base di giardinaggio e di lavorazione dei frutti finali (marmellate, torte). La maggior parte dei frutti prodotti verrà invece messa a disposizione di altre associazioni (Caritas, mense sociali) che si occupano della distribuzione del cibo alle fasce più deboli della popolazione. E' un progetto impegnativo, che spaventa le amministrazioni locali, ma noi siamo certi di potercela...

Perché non si debba più dire : "Non c'è più niente da fare"! Informare, ascoltare, orientare, aiutare: sono questi per noi i punti cardine che integrano l’assistenza per malati terminali e le loro famiglie. Per questo è nato il Centro di Ascolto “TI ascoltiAMO”, gestito da operatori qualificati, alcuni dei quali con esperienza nell'ambito della palliazione, della terapia del dolore, della psicologia e altri adeguatamente formati come operatori di ascolto e segreteria. Attraverso la relazione di ascolto già dal primo contatto l’operatore offrirà una prima risposta a breve termine, seguirà la presa in carico della persona e del suo caso e...

Ci sono malattie terribili, degenerative e al momento incurabili per le quali il Centro Nemo rappresenta una concreta speranza di presa in carico. Sono le malattie neuromuscolari come SLA, SMa e Distrofie neuromuscolari. Proprio perché degenerative, per queste malattie il fattore tempo è cruciale. È per questo che l’intervento tempestivo e continuativo è fondamentale. Per preservare il più a lungo possibile l’autonomia della persone, è necessario intervenire sulle funzioni motorie, su quelle cognitivo-comunicative e, al contempo, affiancare la persona e la famiglia da un punto di vista psicologico e socio-relazionale. Il Centro Clinico Nemo ha quindi bisogno dell’aiuto di tutti per...

Allo SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) ci sono tanti ragazzi diventati adulti troppo in fretta. Uno degli ospiti più anziani è Senai, eritreo, 48 anni, che ho incontrato il 4 novembre scorso. Senai ha lasciato in Eritrea le sue tre bambine e la moglie Semira, la casa, tutto. Mi ha raccontato che partire è stato come farsi strappare il cuore dal petto, ma non aveva scelta. Quando gli ho chiesto perché ha mormorato che non voleva dirlo. Come tanti in fuga da drammi per noi difficili da immaginare, Senai ha affrontato il mare su uno dei ‘gommoni...

"Sono Lamin, vengo dal Gambia, cucinare è la mia vera passione, voglio fare il cuoco. Tre anni fa sono arrivato in Italia, non me la sento adesso di raccontarti perché sono partito. Ho imparato l'italiano, voglio continuare a studiare per trovare un lavoro e fare una vita onesta." In Italia i migranti, anche quelli a cui è stato riconosciuto lo status di rifugiato o altro titolo di protezione, hanno scarse opportunità di inclusione e restano in gran parte emarginati. Per loro è difficile inserirsi nel tessuto sociale e dare un contributo all’economia della nazione. C’è il rischio che restino ‘corpi estranei’, si...

“R. non ha ancora 3 anni e un martedì di settembre viene ospitata al CIAO con la mamma. E’ una giornata speciale per loro: è la prima volta che trascorrono insieme un giorno in libertà. Perché R. vive in carcere con la sua mamma, detenuta, detenute. Certo l’ICAM (Istituto di Custodia Attenuata per Madri) non è un carcere come gli altri: le mura non sono alte e grigie, ma quelle di un palazzo di Milano; alle finestre non ci sono solo le sbarre ma anche i fiori; gli agenti non hanno la divisa ma vestiti normali. Ma è pur sempre un...

L'associazione, su richiesta delle istituzioni penitenziarie, ha avviato "Mamma, sempre e ovunque", progetto che accoglie e accompagna le mamme che sono detenute insieme ai loro figli perché, continuando a scontare la propria pena, li possano crescere in uno spazio “altro”, adeguato allo sviluppo armonico di un bambino. Il progetto, infatti, offrendo accoglienza abitativa, permette alla donna detenuta di poter usufruire di misure alternative al carcere, e quindi consente al bambino di trascorre i primi anni della sua vita insieme alla mamma, in un ambiente adatto al suo benessere, al suo equilibrio, alla sua crescita. Accogliere, significa anche accompagnare nel lungo percorso...

“Ciao sono Valentina e ho 37 anni. Sono una persona affidabile, solare, capace di ascoltare e risolvere problematiche in modo sereno. Sono mamma di due bimbe, con le quali mi diverto a preparare dolci e lavoretti ma purtroppo non lavoro ormai da qualche anno. Mi chiamo Dario e sono un ingegnere energetico che si è sempre occupato di efficienza energetica fino ad aprile di questo anno. Ora sono alla ricerca di un cambiamento perché questo mercato è ormai completamente saturo e purtroppo non riesce a garantirmi un posto di lavoro. Sono Lorena e sono disoccupata ormai da troppo tempo o meglio priva...

ZeroPerCento, vuole essere unico nel suo genere combaciando l’impegno sociale al mondo business. Sarà infatti un negozio solidale con prodotti sfusi e a KM 0 aperto a tutti i cittadini milanesi interessati ad acquistare prodotti sani e genuini provenienti dalle aziende agricole lombarde e dalle cooperative sociali agricole di Milano e dintorni. La particolarità del negozio, sviluppato da Namastè Cooperativa Sociale Onlus, è che verrà gestito direttamente dai beneficiari stessi, cittadini residenti a Milano disoccupati o inoccupati da almeno 6 mesi che ricopriranno posizioni lavorative rilevanti con un contratto retribuito della durata minima di 9 mesi. L’aspetto innovativo di ZeroPerCento è...

Avevo passato i 3 anni successivi alla diagnosi di Andrea a cercare di capire, provare, conoscere più alternative possibili che potessero essere utili per il suo percorso riabilitativo. Essendomi stato chiaro fin dal primo momento che questo figlio non sarebbe mai stato un bambino come gli altri e che la sua seria disabilità l’avrebbe accompagnato tutta la vita, potevo – come genitore – innanzitutto amarlo e subito dopo non lasciare che questo amore restasse un fatto intimo ed esclusivamente emotivo, ma che si traducesse invece in azioni e concretezza. Fra le tante esperienze fatte in quegli anni di viaggi, visite e...