La squadra di hockey Magic Torino nasce nel marzo 1996 in seno all’Associazione U.I.L.D.M. O.d.V. (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) con l’intento, riuscito, di stanare più giovani possibile, affetti da malattie neuromuscolare, dal loro isolamento. Inizialmente ero anch’io un’atleta ma poi ho lasciato spazio ai più giovani dedicandomi all’organizzazione. In seguito alle nuove regole volute dalla Federazione FIPPS (Federazione Italiana Paralimpica Powerchair Sport), nel marzo 2005 la squadra si costituisce come Associazione Sportiva Dilettantistica. E da quel momento sono diventata il Presidente. Inoltre, dal 2003, il Magic Torino fa parte delle associazioni sportive iscritte al CIP (Comitato Italiano Paralimpico). Lo sport è stato...

L’Associazione Sportiva Dilettantistica “Magic Torino-UILDM” è una meravigliosa realtà che concretizza in una fenomenale squadra di hockey formata da giocatori disabili in carrozzina elettrica la sua preziosa mission d’inclusione: il diritto di persone affette da gravi e gravissime patologie neuromuscolari di esercitare sport! L’allegria, la dignità, la nobiltà d’animo e il coraggio con i quali questi ragazzi, colpiti da malattie neuromuscolari, si dedicano all’attività sportiva dell’hockey per dimenticare, seppur momentaneamente, le carenze, i sacrifici e le rinunce della loro difficile esistenza, è un prezioso esempio per tante persone. Grazie a questa disciplina gli atleti distrofici, nonostante le sofferenze causate dalla malattia e...

Avevamo appuntamento, è arrivata con qualche minuto di anticipo. Sulla porta, mi appare il suo viso incorniciato da lunghi capelli neri. “Come ti chiami?” “Mala” - risponde in un alito. Era settembre 2021 ed era il nostro primo incontro. Dopo la presentazione con i genitori, quel giorno, iniziavamo insieme un percorso di affiancamento nello studio scolastico. Mala è del Bangladesh, ha 11 anni, frequenta la prima media e quell’alito della sua risposta è il suo tratto distintivo. Mentre lo scrivo, vedo gli altri ragazzi che frequentano il nostro centro: alito è il loro modo, un sussurro per parole che fanno fatica ad uscire. Sono insicuri...

Un ragazzo che studia è speranza di pace.  L'Accademia è lo spazio del pensiero e il cuore del progetto della Piccioletta Barca: una navigazione appassionante nei grandi classici dello spirito umano, lungo rotte sempre nuove, verso porti inesplorati. Il progetto è rivolto a ragazzi delle scuole medie meritevoli, la cui curiosità di conoscere non trova risposta nel contesto familiare e sociale nel quale vivono. Questi ragazzi vengono riuniti per leggere e dialogare tra loro e con adulti. Obiettivo è la formazione di una coscienza critica, la capacità di creare connessioni fra opere e l'interdisciplinarità, l'arricchimento del vocabolario, l'apprendimento di un metodo di analisi...

Testimonianza di una cooperante di Nutrizionisti senza Frontiere, appena rientrata dal Guatemala. “Sono passate tre settimane da quando ho lasciato il Guatemala, dopo sei mesi di cooperazione si riparte dalla vita lasciata in Italia. Tre settimane di calma, dedicate a riflettere su come questa esperienza mi abbia trasformata. Quante volte da bambina mi sono sentita dire: “Mangia perché ci sono bambini che muoiono di fame”, mentre in TV passavano quotidianamente notizie e immagini sulle condizioni di miseria e malnutrizione che affliggevano la popolazione dei paesi in via di sviluppo. L'abitudine a tutto questo mi impediva di provare empatia per quelle persone...

La riabilitazione nutrizionale dei bambini malnutriti resta fine a sé stessa se non si interviene per aiutare a migliorare il tessuto sociale e le possibilità di sostentamento economico della comunità da cui questi bambini provengono. Così nasce 3S, progetto di sviluppo dell’economia locale, che prevede la fornitura di sementi e piantine da coltivare in piccoli orti familiari, in maniera del tutto sostenibile, affinché le famiglie abbiano un sostentamento nutrizionale a costo zero e possano vendere l’eccedenza per acquistare cibarie differenti da quelle che il proprio orto è in grado di produrre. Il 3S, ideato dalle nostre volontarie Elisa e Carmen, inaugurato come progetto...

“Ciao a tutti, sono Federico Romagnoli, ho 25 anni e sono nato con una diplegia spastica. Nonostante le mie difficoltà durante l’infanzia, ho sempre vissuto una vita quasi da normodotato, godendomi le mie passioni tra cui vivere la montagna e la passione per gli sport invernali, in particolare allo sci alpino. Ho tentato di approcciarmi allo sci da normodotato, ma le inevitabili difficoltà dovute alla mia patologia congenita me l’hanno reso quasi impossibile, fino quando sono venuto a conoscenza dell’associazione Enjoyski Sport ODV gestita dal referente sportivo Mauro. L’associazione in questione si dedica ad acquistare e mettere a disposizione gratuitamente degli ausili che permettono a qualsiasi disabile con qualsiasi disabilità...

La finalità del progetto è di avvicinare il numero maggiore possibile di disabili e le rispettive famiglie al mondo dello sci, permettergli di vivere a pieno l'ambiente meraviglioso della montagna. Il progetto prevede l’acquisto di un dualski (ausilio specifico che permette a persone con disabilità, anche gravi, di sciare accompagnati e/o in totale autonomia) e metterlo a disposizione gratuitamente da dicembre ad aprile ad una scuola sci dislocata sul territorio dell’arco alpino. La scuola, oltre al comodato d’uso gratuito del dualski, riceverà dall’associazione un corso di formazione gratuito per i maestri che permetterà il suo utilizzo in sicurezza. Questa attività permetterà alle persone con...

Un nuovo partner ha deciso di entrare nella famiglia di 1 Caffè Onlus: Fisher-Price leader a livello mondiale nel settore del giocattolo per l’infanzia. Sappiamo quanto sia importante il gioco per i bambini ed è con questa convinzione che Fisher-Price e 1 Caffè Onlus sono orgogliosi di presentare “NATI PER GIOCARE”, un progetto solidale ideato insieme all’Associazione Il Melograno, destinato alle famiglie e ai bambini prematuri o con difficoltà legate all’ospedalizzazione precoce. L’obiettivo è quello di mettere il gioco al centro della relazione genitore-figlio, in un ambiente accogliente in cui potersi sintonizzare con i bisogni dei piccoli, grazie al supporto di operatrici...