DENTRO IL CASSETTO DEI MIEI RICORDI
Il Tevere scorreva lento, il cielo era illuminato da fioche luci lontane e una brezza serale cercava di afferrare le mie paure e portarle lontano. Non mi sentivo ancora pronta a farti nascere, non perché non avessi voglia di conoscerti ma perché, dopo tanti consulti specialistici, ho vissuto col terrore che il tuo linfangioma, mostro subdolo e minaccioso, potesse ostruire le tue vie aeree. Nell'affacciarti al mondo sentii invece un pianto prorompente e mi pervase la meravigliosa consapevolezza che tu respiravi. Nei mesi successivi trascorremmo momenti difficili, in cui fu netta la sensazione di stare toccando il fondo: già dal primo trattamento...