Progetto mamma, sempre e ovunque
L’associazione, su richiesta delle istituzioni penitenziarie, ha avviato “Mamma, sempre e ovunque”, progetto che accoglie e accompagna le mamme che sono detenute insieme ai loro figli perché, continuando a scontare la propria pena, li possano crescere in uno spazio “altro”, adeguato allo sviluppo armonico di un bambino.
Il progetto, infatti, offrendo accoglienza abitativa, permette alla donna detenuta di poter usufruire di misure alternative al carcere, e quindi consente al bambino di trascorre i primi anni della sua vita insieme alla mamma, in un ambiente adatto al suo benessere, al suo equilibrio, alla sua crescita. Accogliere, significa anche accompagnare nel lungo percorso al reinserimento e all’autonomia, valorizzando e promuovendo le risorse personali.
Ai nuclei accolti viene offerto e garantito:
– Accoglienza abitativa in appartamento in condivisione
– Fornitura di materiale e beni utili al bambino e alla madre per la gestione della quotidianità (pannolini, alimenti, vestiario, beni di prima necessità, farmaci, trasporti pubblici, rette scolastiche e per la mensa,…).
– Accompagnamento socio educativo, attraverso la definizione e costruzione condivisa di un progetto individualizzato che, a partire dai bisogni emersi, risponda alle sue esigenze e nel frattempo rappresenti l’occasione per accompagnarla nel suo ruolo genitoriale e nell’assunzione delle sue responsabilità di cura e di educazione. Gli operatori seguono periodicamente la madre nell’andamento del progetto collaborando al raggiungimento degli obiettivi; la orientano nell’accesso ai servizi della rete che diano risposta alle necessità; si pongono in ascolto; la incoraggiano nella responsabilizzazione di sé; la sostengono nella quotidianità.
– Interventi e colloqui individuali di carattere psicologico e sociale
– Guida nell’accesso ai servizi di carattere sanitario, per far fronte a bisogni legati alla salute. In particolare i bambini presentano tutti i disagi e le problematiche legate alla carcerazione, che bisogna affrontare e gestire in modo attento, puntuale e professionale.
– Sostegno legale, per affrontare le eventuali necessità legate alla propria posizione sul territorio italiano.
– Sostegno nell’inserimento in attività scolastiche e formative
– Offerta di occasioni di socializzazione e relazione in un contesto autogestito ed al contempo guidato. Questo significa sostenere la mamma nella gestione della propria quotidianità in modo autonomo, sapendo e riconoscendo di avere un riferimento di supporto rappresentato dagli operatori. La specifica strutturazione e allocazione degli alloggi consente la promozione anche di momenti comunitari e condivisi che coinvolgono le mamme e i loro bambini.
– Sostegno nel reinserimento sociale
– Accompagnamento nella gestione e nel mantenimento delle relazioni famigliari presenti al di fuori dell’alloggio, soprattutto laddove sono presenti ulteriori figli. L’associazione è disponibile a favorire momenti di ricongiungimento famigliare, e a tal scopo dedica un locale arredato, nel rispetto della propria riservatezza e delle altre mamme con le quali condivide l’alloggio
Le persone che possono essere da noi accolte sono:
– mamme detenute insieme ai loro figli in I.C.A.M. o altri istituti penitenziari, in occasione di misure alternative
– mamme con bambini in custodia cautelare (intercettate anche in sede di direttissime)
– mamme con bambini in differimento pena
– mamme detenute che possono ricongiungersi con figli ospiti in comunità e presso altri famigliari
– donne detenute in gravidanza
L’associazione CIAO è l’unica sul territorio nazionale a gestire in modo specifico questa tipologia di utenza e, a fronte dell’esperienza maturata in questi anni, è fortemente consapevole del fatto che un bambino non può crescere in carcere. Non sempre il reato commesso e la condanna avuta consente, però, alle mamme di accedere a misure alternative, e molti bambini continuano cosi a vivere in carcere: se non ci sono infatti pregiudizi sulla genitorialità, viene tutelato il diritto del bambino di crescere, comunque, con la propria mamma.
Il CIAO è presente quando la mamma può essere accolta, è presente quando si può lavorare con la Magistratura e le Istituzioni Penitenziarie per favorire questo accesso, è presente quando il bambino provato dalla forzata carcerazione cerca di ritrovare la serenità e il sorriso tipico della sua età.
Il fenomeno della detenzione dei bambini, sebbene non abbia una forte rilevanza statistica riveste una cruciale importanza per i diritti dei bambini e la dignità della persona, e le conseguenze della reclusione sulla popolazione infantile che permane in carcere riguardano tutti e richiedono uno sforzo collettivo per individuare soluzioni di mediazione tra le misure di custodia riservate alle madri e l’esigenza di garantire una infanzia serena ai bambini.
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Associazione CIAO un ponte tra carcere, famiglia e territorio
C.I.A.O. nasce nel 1995 come organizzazione di volontariato che opera sul territorio a favore di detenuti, ex detenuti e loro familiari, al fine di favorire le condizioni di un effettivo reinserimento sociale e lavorativo delle persone in stato di detenzione, mediante un servizio di ospitalità, accompagnamento ed orientamento che si intensifica in prossimità del fine pena e prosegue nel delicato frangente del rientro in libertà.
All’interno del carcere i volontari svolgono attività di ascolto e sostegno morale, fanno catechesi e rispondono alle necessità materiali acquistando per i più indigenti elementi di prima necessità. All’esterno i volontari gestiscono un centro di ascolto per dare sostegno ad ex detenuti e ai familiari, collaborando con i Servizi Sociali e le Istituzioni Pubbliche.
Dal 2000 inizia a gestire appartamenti per detenuti in permesso premio e in misura alternativa, e per familiari in visita. L’accoglienza abitativa viene sempre supportata da un accompagnamento socio educativo finalizzato e al raggiungimento dell’autonomia.
L’associazione svolge anche attività di sensibilizzazione della comunità affinché si faccia “accoglienza”, opera sulla coesione sociale affinché si favoriscano reali percorsi d’inserimento per i detenuti ospiti e occasioni importanti di collaborazione e partecipazione della collettività.
Nel 2010 inizia ad accogliere e raccogliere nuovi bisogni che emergono dalla realtà e dagli operatori con i quali quotidianamente si confronta, ed inizia a dirigere la sua attività a favore delle mamme detenute con i bambini.
Questo nuovo indirizzo associativo legato alla volontà di portare avanti un servizio che dia risposta alle necessità reali, e al contempo che ne garantisca la sostenibilità, porta ad un ampliamento delle attività statutarie.
L’associazione intende, infatti, perseguire finalità di solidarietà sociale nel settore dell’assistenza sociale e socio-sanitaria a favore di soggetti in situazione di difficoltà, e non esclusivamente provenienti dall’ambito penitenziario. In particolare l’attenzione è posta nei confronti delle famiglie e delle mamme con bambini, impegno sulla quale gli operatori stanno sempre più acquisendo competenza.
Da gennaio 2014 gli alloggi per l’autonomia gestiti dall’associazione sono divenuti Unità accreditata dal Comune di Milano, accreditamento che per ora è un puro, sebbene importante, riconoscimento formale, ma che rappresenta condizione indispensabile per poter stipulare convenzioni con gli enti pubblici.
L’associazione è iscritta al Registro delle Associazioni della Provincia di Milano, e all’anagrafe delle Onlus.