Per LNDC di Ferrara avere un rifugio nuovo è un sogno perseguito da lungo tempo. Un rifugio a 5 stelle per una sezione dal cuore grande che da sempre si prodiga per dare una mano ai cani più sfortunati fra gli sfortunati. Cani malati e ripudiati da quelli che avrebbero dovuto essere i loro migliori amici perché bisognosi di cure, come la lupacchiotta Kira che a 9 anni è stata “buttata via” come un oggetto di scarto visto che le zampette posteriori non la reggevano più e che con adeguate terapie invece ha recuperato la mobilità. O come Briciola che la padrona voleva “addormentare” dopo che, a causa di un incidente, era rimasta paralizzata e che ora scorrazza allegra sostenuta dal suo carrellino. Oppure come Nonna Tigra, come Nefer e come Apollo fatti arrivare dai lager del sud in condizioni disastrose, rimessi in sesto e poi felicemente accasati. Un “miracolo” che si è ripetuto per King e Regina, provenienti dal famigerato Dog’s Hostel di Trani, e tanti altri.

Ora il sogno di offrire ampi spazi, box confortevoli, infermeria, aree di sgambamento e tante altre comodità a creature come quelle che vi abbiamo menzionato è vicino a tramutarsi in realtà. Dopo molte ricerche per individuare il luogo idoneo dove edificare questa struttura a misura di cane e laboriose trattative, il Comune ha finalmente assegnato a Lega Nazionale per la Difesa del Cane ferrarese il diritto di superficie e di uso, per la durata di 50 anni, di un’area di sua proprietà poco distante da dove sorge l’attuale ricovero dei trovatelli. Si tratta di un appezzamento adiacente al parco urbano cittadino di oltre 12mila metri quadrati, 9mila dei quali saranno occupati dal canile vero e proprio nel quale vivranno 140 animali. Per il loro benessere sono previsti 74 box adibiti a varie funzioni: dalle”casette” per i ricoveri per così dire normali a quelle per gli esemplari dal carattere più difficile e bisognosi di un reinserimento sociale, da quelle d’isolamento per i nuovi arrivati a quelle per i cuccioli e per i cani anziani a quelle dell’infermeria dove abiteranno i cani in cura perché malati. Tutta la struttura sarà realizzata con materiali coibentati e isolanti e ogni box sarà dotato di impianto di riscaldamento ad aria alimentato da una caldaia a pellet. Ognuno avrà una parte chiusa dove saranno sistemate le cucce e un’area aperta più ampia, parzialmente riparata da una tettoia.

Ma non è tutto. Il progetto prevede diverse aree di sgambamento, percorsi per passeggiate per i cani più anziani e un campo per le attività di educazione, di socializzazione e di preparazione alle adozioni. In più ci saranno un ambulatorio veterinario con adiacente sala operatoria, un locale per la toelettatura, una cucina ben attrezzata e un ambiente adatto a riunioni e attività sociali. Il tutto sorgerà in mezzo al verde, circondato da alberi e con persino un boschetto interno per il relax. I lavori sono iniziati l’estate scorsa, e il desiderio di presidente e volontari è poter inaugurare la struttura entro l’estate 2016.

Ma c’è un ostacolo insormontabile: i fondi sono agli sgoccioli. Per poter concretizzare il sogno di un rifugio modello, da Ferrara lanciano la campagna “#progettodelcuore”. Soltanto se in molti daranno un piccolo aiuto, tanti cani salvati da situazioni di estremo degrado, malati, anziani e bisognosi, potranno “abitare” in un luogo dove, in attesa di trovare una famiglia che li ami per sempre, saranno accuditi e curati come meritano.

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Lega Nazionale per la Difesa del Cane

La Lega Nazionale per la Difesa del Cane ha ormai mezzo secolo di attività alle spalle. Dal 1950, anno della sua fondazione, continua a battersi senza sosta per aiutare gli animali in difficoltà, abbandonati, maltrattati, non rispettati.
E’ un’associazione privata, apartitica, senza finalità di lucro, che non riceve finanziamenti dallo Stato e opera su tutto il territorio nazionale, dal Trentino Alto Adige alla Sicilia, grazie al sostegno generoso dei suoi numerosi soci e all’impegno di molti volontari. Una struttura capillare che, ogni anno, le consente di salvare e accudire migliaia di cani e di gatti e di trovare per molti di questi una sistemazione adeguata e sicura in famiglia.

L’associazione è sempre alla ricerca di strumenti utili che promuovono stili di vita corretti sopratutto in relazione a una società etica e attenta, che sia migliorativa per le condizioni e per la qualità di vita degli animali e degli umani.
Il ruolo che si impone la Lega del Cane, è quello di educare, formare, sensibilizzare, indirizzare l’interesse crescente verso la zoofilia, creando un senso di responsabilità che porti ad eliminare gli abbandoni, i maltrattamenti e le violenze che spesso vengono compiute nei confronti degli animali.

L’attività dell’associazione prosegue su binari paralleli: da un lato la gestione quotidiana di canili–rifugio e la tutela del benessere animale; dall’altro l’organizzazione di campagne di comunicazione – sensibilizzazione – informazione.

I cani e gatti accuditi dalla Lega del Cane sono ospitati in rifugi di proprietà dell’associazione stessa oppure in strutture comunali o provinciali gestite dalle sezioni.
L’operato dei volontari consiste nella cura di questi animali che vengono seguiti giornalmente non solo per soddisfare i loro fabbisogni primari (es. cibo) ma anche affinché vengano microchippati, sverminati, vaccinati, sterilizzati. Il nostro scopo è da sempre, e continuerà ad essere, quello di trovare nuove e definitive famiglie per gli animali raccolti per strada e non quello di sovraffollare i rifugi che vorremmo fossero solo, e quando possibile, una struttura “di passaggio”.

L’obiettivo primario della Lega del Cane è quello di promuovere e incentivare “adozioni consapevoli”, poiché il calore di una casa è il dono più grande e gradito ad un animale. E’ dunque di rilevante importanza promuovere la figura di volontari competenti e qualificati non solo nel campo pratico-operativo, ma anche in quello procedurale, in grado di relazionarsi con situazioni che richiedono determinati interventi. Consapevoli del loro ruolo sociale e culturale.

L’associazione rivolge incessantemente il proprio impegno allo “studio” di mezzi validi a migliorare le condizioni di vita dei nostri amici a quattro zampe, rispettando quindi le loro esigenze etologiche, a favore di una diversa e migliore integrazione e cooperazione fra gli uomini e gli animali.

A tal fine in questi ultimi anni l’associazione ha attivato una intensa collaborazione con esperti di comportamento animale che affiancano costantemente i volontari e si adoperano per consentire il recupero di quei randagi che arrivano in rifugio in condizioni psicologiche difficili, risultato dell’abbandono subito, di maltrattamenti ricevuti o di precedenti permanenze in canili lager.

Vi sono anche realtà in cui l’associazione si occupa di animali vaganti sul territorio. In questi casi l’intervento primario dei volontari si concentra sulla sterilizzazione dei cani e/o gatti nel tentativo di arginare un fenomeno, quello del randagismo, che in molte regioni italiane ha raggiunto livelli drammatici ed è ormai fuori controllo per tre fattori principali: il deliberato abbandono, la scomparsa fortuita (e qui subentra il problema della assenza di tatuaggio o microchip), la mancanza di piani di sterilizzazione.
E proprio in merito a questo fenomeno, che continua inesorabile, la nostra Associazione non manca di cercare costantemente la collaborazione di Comuni e ASL affinché, con interventi mirati e ben studiati, l’onere di trovare adeguate soluzioni non continui a gravare sulle spalle di organizzazioni di volontariato come la nostra.

Una delle priorità dell’associazione, appunto, è interloquire a livello istituzionale attraverso un apporto concreto di esperienza pratica e di quotidiana convivenza con il “problema”. Un monitoraggio costante e concreto che interagisca con il sistema al fine di identificare e tutelare “ tutti i cittadini” a due e quattro zampe.
L’operato del sottosegretario al Welfare, Francesca Martini, ha permesso un lavoro di staff portato avanti con grande attenzione e solerzia, attuando sul campo la valorizzazione delle risorse umane, dando vita ad un “GRUPPO RISTRETTO BENESSERE ANIMALI D’AFFEZIONE”, di cui la Lega del Cane è protagonista in primis , tutto ciò a conferma di come la cooperazione può contribuire efficacemente al raggiungimento del traguardo. Uno degli obiettivi raggiunti, l’ordinanza “Tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani”.
In ultimo, ma non certo per importanza, la nostra Associazione è stata promotrice di una rilevante iniziativa che vede la nascita di una task force per gli animali, dal nome, appunto, “La Squadra per gli Animali”, di cui fanno parte – ovviamente oltre alla Lega del Cane – LAV, ENPA, Animalisti Italiani.
Lo scopo di questa task force è quello di creare sinergie che valorizzino e amplifichino attività capaci di dare un senso culturale e un significato profondo a questo “evento”.

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