Due estratti dal diario dei Clowdottori della Andrea Tudisco Onlus, che tutti i giorni operano in ospedale per sostenere chi ne ha bisogno.
“E’ la prima volta che siamo in questo reparto, ci hanno chiesto di essere presenti qui perche’ in queste sale operatorie si operano spessissimo bambini e adulti gravemente disabili, con i quali non e’ possibile parlare, ma nei quali la comunicazione non verbale del clowndottore sarebbe di inestimabile valore… ci dicono che il prossimo ad essere operato e’ L. un “ragazzo” di 48 anni… andiamo nella sua stanza, lo troviamo con la mamma seduta accanto a lui. Lei ci sorride e rivolgendosi a L. gli dice “guarda chi e’ venuto a trovarti”. Questo ci permette di avvicinarci al letto e L. ci guarda incuriosito. La mamma ci dice che e’ arrabbiato perchè è a digiuno e solitamente è abituato a fare colazione la mattina presto. A queste parole L. comincia ad urlare “sottovoce”. E’ il suo modo per esprimere l’arrabbiatura. Mi accovaccio accanto al suo letto e comincio a suonare l’armonica. L. smette di urlare, mi guarda e mi prende la mano. Comincia fra di noi un contatto fra le mani. Si stringono, si intrecciano, si accarezzano, lui porta la mia mano sulla sua guancia, vuole essere accarezzato. Continuo a suonare lentamente l’armonica e le nostre mani continuano a comunicare tra loro. Vado avanti cosi’ per almeno dieci minuti mentre la mia collega si occupa della mamma, la fa parlare: si distrae e si rilassa anche lei. L. ora e’ tranquillo, la sua arrabbiatura e’ passata…..”
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” … c’é una bimba di cinque anni, immobilizzata a letto che non vuole respirare dalla mascherina dell’areosol che le avvicina la dottoressa. Piange in continuazione e chiede della mamma che in quel momento non è presente. In un momento in cui è tranquilla mi dice che le avevano regalato un libro con un gatto disegnato ma poi ricomincia a piangere nuovamente… mi avvicino a lei e le spiego che l’aria che viene dalla mascherina è piena di poteri magici e che quindi una volta che ne respirerà un poco succederanno cose fantastiche e che anche io ho da mostrarle un libro pieno molto buffo perché è tutto bianco. All’inizio un pochino diffidente si avvicina alla mascherina ed inizia con un primo respiro… già solo con questo ha fatto apparire i primi disegni dall’album prima tutto bianco. Mancano i colori così ne fa un secondo e poi un terzo..cominciano ad apparire i colori nei disegni degli animali, la piccola continua soddisfatta a respirare dalla mascherina…e si va avanti finché assieme alla dottoressa non terminiamo tutto il percorso.”
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