L’associazione Arcobaleno, Ponte per L’Africa lavora da alcuni anni ad un progetto di sviluppo nel villaggio di Ndindi regione di Diourbel, una delle più povere regioni del Senegal.
L’intervento viene articolato in 3 ambiti: agricolo, opportunità per i giovani e sanitario. In particolare, per quello che concerne l’ambito agricolo sono stati allestiti 2 piccoli impianti sperimentali di coltivazione idroponica, è stato donato un piccolo dissalatore, in grado di produrre un quantitativo di acqua dolce pari a circa 600 litri al giorno, e una piccola serra è in corso di allestimento, per estendere il periodo di coltivazione nell’arco dei 12 mesi, proteggendola dalla violenza dei rovesci piovosi. L’estensione di questo progetto permette di migliorare la qualità alimentare della popolazione e di introdurre una piccola attività commerciale e quindi generatrice di reddito.
Quanto all’offerta formativa ai giovani, da circa 2 anni, è attiva una scuola di cucito, dal 2013 è stata aperta una scuola di informatica, destinata ai ragazzi delle scuole medie inferiori ed alla popolazione in generale, e, sempre all’interno della scuola media è stata aperta contemporaneamente una scuola professionale per imparare la lavorazione del ferro e del legno, al fine di offrire ai ragazzi che non intendono proseguire gli studi, un’opportunità lavorativa.
Il problema sanitario, in particolare le gastroenteriti, è stato affrontato attraverso la clorazione, che disinfetta l’acqua e da circa un anno e mezzo è stata avviata la lotta alla malnutrizione dei bambini di età prescolare con la produzione di una pasta nutritiva. E’ in corso la costruzione di una casa di accoglienza per la cura dei bambini malnutriti e destinata anche all’accoglienza degli orfani.
Per continuare il progetto di lotta alla malnutrizione a favore dei bambini in età scolare primaria, che abitano lontano dal villaggio, o che si trovano comunque in stato di indigenza, è stata costruita una mensa, che viene utilizzata, nel periodo extrascolastico, come salone polivalente per il villaggio, per riunioni, feste e piccoli spettacoli.
Si è provveduto inoltre a dotare la comunità rurale di un’auto ad uso ambulanza per il trasporto di ammalati gravi, o di partorienti, all’ospedale della città che dista circa 30 km e di un piccolo impianto a pannelli fotovoltaici che garantisce la fornitura continua di corrente al centro di salute.
Inoltre Arcobaleno, Ponte per L’Africa opera in Italia per la sensibilizzazione nei confronti delle diverse problematiche dei paesi del sud del mondo.