PREMESSE
Il tumore della mammella è la neoplasia più frequentemente diagnosticata nelle donne: nel 2023 in Italia, ha colpito circa 56.000 donne. Le stime attuali, nella regione Piemonte, indicano che il numero medio annuo di nuovi tumori mammari è di 3.323.
Inoltre il carcinoma mammario rappresenta la prima causa di morte per tumore nelle donne, nelle diverse età della vita (fonte ISTAT). La letteratura scientifica, attraverso osservazioni dirette e indirette, indica che la restrizione calorica ha un impatto positivo sulla riduzione del rischio di recidiva e sull’aumento di efficacia delle terapie adiuvanti, specialmente in pazienti trattati per tumori del colon e della mammella.
Tuttavia, non esistono studi mirati sul cambiamento della biologia tumorale in pazienti con patologia non ancora trattata.

IL PROGETTO

Tenendo conto che l’attivazione del cambiamento metabolico ottenuto attraverso una restrizione calorica importante accompagnata da un programma di attività motoria, è efficace e misurabile in tempi brevi e che il tempo di attesa per il trattamento chirurgico di un carcinoma mammario, dal momento della diagnosi, varia dai 40 ai 60 giorni, Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus si pone l’obiettivo di proporre uno studio da effettuarsi in tale lasso di tempo.

I dati di un recente studio suggeriscono che la composizione della flora dell’intestino, il cosiddetto microbiota intestinale, è in grado di influenzare il rischio di sviluppare il tumore della mammella.

I probiotici sono microrganismi in grado di esercitare potenziali funzioni benefiche che arrivano vivi nel nostro intestino, mentre i prebiotici sono sostanze non digeribili di origine alimentare che favoriscono selettivamente la crescita e l’attività di uno o più batteri già presenti nel tratto intestinale (sono il nutrimento dei probiotici).I prebiotici e i probiotici potrebbero pertanto avere un ruolo rilevante, oltre a quello della variazione dell’alimentazione, nel condizionare la flora intestinale in senso protettivo nei confronti del rischio oncologico mammario.

OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il progetto si pone l’obiettivo di indurre le pazienti affette da tumore della mammella a modificare i propri stili di vita in fase preoperatoria in modo da valutare l’impatto dell’attività fisica e della restrizione calorica con l’introduzione randomizzata di prebiotici sulla dimensione e l’aggressività della lesione tumorale.

Dai primi risultati ottenuti emerge come un corretto stile di vita alimentare e fisico di tipo antinfiammatorio contribuisca a creare un ambiente sfavorevole alla lesione che rimane stabile oppure diminuisce in termini di dimensione ed aggressività. Inoltre, le pazienti riportano anche un miglioramento della regolarità intestinale facendo pensare ad un effettivo cambiamento della flora batterica presente.

Risulta necessario ampliare la casistica e continuare a seguire nel tempo le donne arruolate. Per questo motivo, i fondi raccolti verranno utilizzati per proseguire lo studio (e le analisi cliniche e strumentali correlate) condotto dall’Ospedale Sant’Anna di Torino ed aumentare il numero di pazienti valutate al fine di avere risultati più solidi.

Fino ad oggi sono 30 le pazienti arruolate che hanno concluso il percorso e che non hanno sostenuto alcun costo per partecipare allo studio. Ci si propone di raddoppiare questo numero. Se i risultati sul totale delle pazienti confermeranno il ruolo positivo del programma proposto, esso potrebbe venire erogato nella routine a tutte le pazienti che presentano le caratteristiche descritte nello studio.

FONDAZIONE MEDICINA A MISURA DI DONNA ONLUS

“Sogniamo ospedali efficienti, tecnologicamente all’avanguardia, ma allo stesso tempo accoglienti, cordiali, empatici. Immaginiamo strutture sanitarie in grado non solo di curare, ma anche di “prendersi cura” delle pazienti e dei loro familiari.”

Da questa visione nasce nel 2009 Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus: un impegno concreto e quotidiano per uno sviluppo sociale capace di riconoscere la salute della donna come bene comune per la famiglia e la collettività nel suo insieme.

La Fondazione nasce, in particolare, da un invito del personale ospedaliero alla società civile per rispondere, a fianco delle istituzioni, ai bisogni delle pazienti, dei loro cari e di coloro che lavorano all’Ospedale Sant’Anna di Torino, il più grande d’Europa per l’Ostetricia e la Ginecologia.

LA MISSIONE

Assi della missione di Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus sono l’alta formazione, il public engagement, la ricerca, l’umanizzazione della cura e dei suoi luoghi, l’innovazione scientifica e tecnologica. Ma anche:

  • dialogo tra scienza, innovazione tecnologica e arte;
  • realizzazione di luoghi di cura sempre più accoglienti;
  • promozione della formazione scientifica e tecnologica per un’assistenza personalizzata;
  • sensibilizzazione e informazione su prevenzione e salute, al fine di creare un modello che possa essere esportato in altri contesti. 

LE RISPOSTE DELLA FONDAZIONE AI DESIDERI DELLE DONNE
La Fondazione ha definito le priorità di intervento partendo da una campagna professionale di ascolto. Tutti coloro che animano l’Ospedale – pazienti, personale, studenti, famiglie – hanno richiesto di trasformare gli spazi, eliminando il grigio ed introducendo il colore.
L’ente, con un processo partecipato, ha promosso la ristrutturazione dello storico atrio dell’Ospedale di Via Ventimiglia 3, biglietto da visita della qualità della prestazione: il benvenuto che ogni giorno viene dato alle pazienti. Oggi è un luogo di incontro, luminoso, con colori caldi e opere d’arte, rispondente alle norme di sicurezza. Il risultato è la serenità che si legge nei comportamenti del pubblico e del personale.
Analoga atmosfera si respira nel nuovo reparto maternità sito al terzo piano, inaugurato nel 2018, grazie agli investimenti di Compagnia di San Paolo e della Fondazione, che ha inoltre apportato competenze a fianco delle istituzioni.

RICERCA E FORMAZIONE SCIENTIFICA E TECNOLOGICA A SERVIZIO DELLA SALUTE DELLA DONNA
Le attività della Fondazione si esplicano in diversi campi:
ricerca scientifica: la Fondazione ha finanziato un assegno di ricerca con l’Università di Torino sulla prevenzione e la cura dell’obesità in gravidanza e una borsa di studio sulla gestione personalizzata della depressione in gravidanza e nel post-partum; attualmente sostiene anche altri progetti di studio/ricerca sugli stili di vita, sulla medicina integrativa e sull’esperienza del dolore in donne affette da endometriosi.
Formazione: la Fondazione ha collaborato all’intervento dell’Università di Torino che ha portato alla nascita del Research and Educational Center (REC) per la Ginecologia e l’Ostetricia, unico centro europeo in grado di offrire una formazione permanente in tutti i campi dell’ostetricia e della ginecologia e uno dei dieci centri al mondo accreditato per certificare l’acquisizione di abilità chirurgiche ginecologiche secondo gli standard europei.
Informazione su prevenzione e salute: la Fondazione sostiene programmi di informazione per la promozione della salute, la prevenzione e la cura delle principali patologie che interessano le donne in tutte le stagioni della loro vita, come la campagna contro il fumo, incontri e materiale informativo sulla preservazione della fertilità e sugli stili di vita in caso di tumore.
Strumenti diagnostici: mediante campagne di acquisizioni con diverse partnership la Fondazione ha dotato l’Ospedale S. Anna di strumenti diagnostici e terapeutici di nuova generazione.

Via Pietro Micca 9 10121 Torino (TO)
011.3135770