Giancarlo | Ex donatore di sangue con all’attivo circa 60 donazioni e volontario impegnato nella promozione alla donazione nelle scuole superiori.

Oh, sembra ieri che avevi diciott’anni, e tutt’un tratto ti ritrovi che hai passato l’età per poter donare il sangue.

Così devi smettere. E ti manca.

Ti manca il simpatico colpetto al dito del prelievo per l’emoglobina, che ti faceva fare un saltino sulla sedia.

Ti mancano le visite e i colloqui con le dottoresse, non sempre sorridenti ma che sicurezza ti davano.

Ti manca perfino il malnato momento del cosiddetto incontro con l’ago, che si sa, non fa per niente male, ma insomma…

E le chiacchiere con le infermiere, per distrarti dal momento del buco, che si vede che hai paura, si vede… Critica letteraria con Ester, conversazioni sull’arte di Tosolina, tanto per dirne due. Scambi di opinioni sui fatti della vita, magari con Cinzia, Luigia, Barbara, Francesco, tanto per dirne altri quattro, che qui siamo tutti quasi una famiglia.

E le due parole al bar con gli altri donatori, che dopo il salasso si è tutti più felici.

Un po’ per la buona azione, un po’ per il sollievo, che l’ago, si sa che non fa male, ma insomma… Passato l’attimo è meglio.

Ma soprattutto ti manca di donare, vedere la sacca che si riempie di rosso, e il cicalino che suona quando è piena. Ti manca.

Giancarlo Bonizzoni

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