PROGETTO “ESCO ANCH’IO!”
Weekend di sollievo per l’autonomia e l’indipendenza dei ragazzi con disabilità anche grave.
Il progetto ha come obiettivo generale quello di migliorare le condizioni di vita dei ragazzi/e con disabilità intellettiva, fisica e/o sensoriale, promuovendo al contempo percorsi per l’autonomia e l’indipendenza del gruppo target attraverso weekend di svago, in formula breve, lontani dalla famiglia. In questo modo a beneficiare delle attività progettuali non sono soltanto i ragazzi, ma anche le famiglie che possono avere giorni di sollievo pratico dal delicato ruolo di accudimento e cura, potendo dedicare del tempo a sé stessi o agli altri figli, ma anche un sollievo emotivo: vedere i propri figli fare esperienze di vita, normalmente loro precluse, pone le basi per affrontare il futuro in maniera positiva, alleggerendo i pensieri che ogni genitore nutre di fronte ad un figlio che cresce. I weekend pianificati hanno dunque come spinta propulsiva quella di creare occasioni di divertimento e benessere per i ragazzi ma vogliono, al contempo, favorire la loro autonomia e indipendenza consentendo al gruppo target di elaborare il proprio progetto di vita e alle famiglie di provenienza di pensare al “dopo di noi” in maniera più leggera.
Il progetto “Esco Anch’io!” promuove azioni di indipendenza in un contesto diverso dalla propria abitazione, ma comunque in condizioni protette e supervisionate da personale specializzato, in cui i ragazzi coinvolti possono fare esperienze ricreative e di svago e, al contempo, sperimentarsi come individui autonomi, capaci di prendersi cura di sé stessi e degli spazi condivisi, di creare relazioni e alleanze, socializzando con altri coetanei.
ATTIVITÀ
Il progetto prevede l’organizzazione di weekend esperienziali per i ragazzi/e con disabilità intellettiva, sensoriale e/o motoria in un’ottica educativa di potenziamento dell’autonomia, al fine di offrire esperienze di vita quotidiana, normalmente preclusa al ragazzo con disabilità, ma anche di superamento di paure e limiti personali. Il gruppo target verrà coinvolto in soggiorni brevi grazie all’accompagnamento di operatori qualificati ed esperti che avranno il compito di supervisionare i ragazzi, aiutandoli quando vi è necessità, senza però interferire eccessivamente con lo svolgimento della normale quotidianità. I soggiorni e le attività annesse sono pensati per potenziare quelle aree fondamentali per lo sviluppo del ragazzo, come le competenze sociali, relazionali, emotive, fisiche e psicologiche. I weekend si svolgeranno presso la sededell’associazione La Tartaruga Onlus la cui struttura e organizzazione interna consente l’accoglienza dei ragazzi anche nelle ore notturne. In questo contesto i beneficiari potranno vivere per due giorni l’esperienza di pernottare fuori casa, condividere i pasti, fare attività ludico-ricreative e laboratori per l’autonomia, socializzando al contempo con altri ragazzi.
I laboratori prevedono che i ragazzi imparino le competenze basilari della vita quotidiana, prendendosi cura di sé stessi, dell’alloggio e degli altri. Ogni ragazzo, seguito dall’ operatore di riferimento, avrà un compito specifico, scelto tra le abilità emergenti del ragazzo: ci sarà chi collaborerà nella preparazione dei pasti, chi apparecchierà, chi aiuterà a sistemare i sacchi a pelo e i cuscini, chi si occuperà di differenziare i rifiuti avendo cura e gestendo lo spazio di accoglienza. Il tutto sarà realizzato tramite specifici training con l’ausilio di supporti dedicati come, ad esempio, i materiali in CAA e non solo. La programmazione dei week end sarà implementata in funzione degli apprendimenti acquisiti, in un percorso progressivo e calibrato sui bisogni individuali.
I weekend vedranno la partecipazione del gruppo locale di scout. Lo scopo è creare occasioni per il gruppo target di socializzare e condividere l’esperienza fuori dalle mura domestiche con altri ragazzi coetanei. Il tutto in un clima inclusivo e di amicizia in cui ogni ragazzo coinvolto, sia esso un beneficiario o uno scout, beneficia in maniera diretta e vicendevole dell’esperienza. Con il medesimo obiettivo verranno coinvolti anche giovani volontari impegnati nel tessuto sociale del territorio. Durante il weekend saranno altresì organizzate, a rotazione, uscite didattiche nel comune di Monte Porzio Catone con visite guidate, passeggiate nella natura e partecipazione a eventuali mercatini locali, eventi, sagre e fiere organizzate dal comune.
BENEFICIARI
Ragazzi e ragazze tra i 16 anni e i 25 anni con disabilità cognitiva, fisica e/o sensoriale. Beneficeranno indirettamente le famiglie dei ragazzi coinvolti.
CONTESTO
Ogni essere umano sente il bisogno di vivere un progetto di vita in funzione della propria realizzazione e del proprio benessere. Questo desiderio è intrinseco alla sostanza di ogni persona e non viene assolutamente ridotto, men che meno annullato, dalla presenza di una qualche forma di disabilità sia essa intellettiva, motoria o sensoriale. Un ragazzo ipovedente, così come un ragazzo autistico o con difficoltà di deambulazione, è un ragazzo che, al pari di tutti gli altri, ha diritto a vivere la propria vita, godendo pienamente delle occasioni di crescita, condivisione e amicizia con il gruppo dei pari. Il diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale nella società è ben sancito nell’articolo 19 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall’Italia con L.18/09, all’interno del quale gli Stati Parti riconoscono il diritto alle persone con disabilità ad essere incluse in maniera piena e partecipe in ogni contesto nella società. Il modello di disabilità basato sui diritti umani porta alla consapevolezza che le persone con disabilità hanno lo stesso diritto di tutte le altre di vivere la società e che affinché tale diritto sia garantito è necessario, da un lato, sostenerle nell’acquisizione di autonomia, autodeterminazione ed indipendenza e, dall’altro, agire tenendo conto delle diversità umane e creando occasioni accessibili che permettano a tutti di vivere nella società al meglio delle proprie possibilità. L’autonomia, l’autosufficienza e l’autoaffermazione sono considerati punti di riferimento che qualificano e danno valore agli individui. Molto spesso tali capacità non vengono attribuite anche alle persone con disabilità, tantomeno se la loro disabilità è complessa, perché sono sovente percepite come non capaci, quotidianamente bisognose di essere assistite e aiutate.
totale raccolta
618€
LA TARTARUGA ONLUS
La Tartaruga Onlus nasce nel 2011 per volontà della famiglia di un bambino con disabilità sensoriale e motoria complessa con il desiderio di promuovere azioni e percorsi orientati a migliorare la vita di chi è affetto da disabilità grave e, al contempo, sostenere le famiglie, inclusi fratelli e sorelle, tanto da un punto di vista emotivo e sul fronte pratico. Attraverso l’importante incontro con la Lega del Filo d’Oro, i fondatori hanno scoperto che anche i bambini con gravi difficoltà possono, a loro modo, sentire, vedere e gioire e che, quindi, la vita è bella e preziosa e deve essere vissuta appieno.
La realtà opera nel settore sociosanitario: in questi anni sono state avviate diverse attività quali pet therapy, attività multisensoriale in acqua, musicoterapia, momenti di incontro, integrazione e socializzazione all’interno dall’associazione, ma anche a livello territoriale. Parallelamente, sono state portate avanti le attività trasversali atte a supportare la famiglia, condividendo esperienze e problematiche, anche attraverso la costituzione di gruppi di aiuto.