Racconti dal Perù… Nii Juinti Cuore dell’Amazzonia Italia Onlus
Posted at 08:11h in Storie 0 CommentiEra il 2013 quando decisi di andare in Perù a conoscere il popolo Shipibo che vive lungo il fiume Ucayali, nell’Amazzonia peruviana. Di loro sapevo che da sempre abitano la foresta e che mantengono orgogliosamente le loro tradizioni e le loro conoscenze ancestrali legate al mondo della natura. La loro ricchezza è rappresentata dalle piante, di cui conoscono ogni proprietà curativa e che utilizzano per guarire un’infinità di patologie, fisiche e psicologiche.
Avevo letto molto sullo sciamanesimo e sulla possibilità di essere trattati da medici-curanderos che guariscono attraverso rituali cerimoniali e la somministrazione di piante medicinali e maestre.
Partii con tanta curiosità e qualche aspettativa e una volta arrivata nella Selva iniziai a fare esperienza delle piante, scoprendo che alcune servono per ripulire il corpo dalle tossine, altre per rafforzare il sistema immunitario, il sistema osseo o il sistema cardiovascolare, poi ci sono quelle che agiscono sulle dipendenze e altre ancora che aiutano a sognare e a ristabilire un equilibrio tra sonno e veglia.
Fu allora che tre cileni, Andres, Santiago e Susana, arrivati lì anni prima e spinti dallo stesso amore per la cultura della Selva, insieme allo sciamano della comunità mi parlarono della loro intenzione di aprire una scuola di medicina tradizionale con l’obiettivo di tramandare la conoscenza del popolo shipibo alle nuove generazioni.
Sentii subito un grande interesse per il progetto che mi sembrava la cosa migliore che si potesse fare affinché questa grande ricchezza, patrimonio dell’umanità intera, non andasse perduta.
A metà del 2014 si iniziò a costruire “Nii Juinti” che in lingua shipibo significa cuore dell’Amazzonia. La scuola fu terminata nel 2015, anno in cui decisi di tornare in Perù e collaborare con il progetto nella ricerca dei fondi.
Vivere nella Selva mi ha permesso di entrare ancora più in contatto con la cosmogonia del popolo shipibo e mi ha fatto comprendere l’importanza di mantenere incontaminato e intatto un territorio che da anni è invaso dai predatori dell’industria del caucciù e del legname, che prendono dalla foresta senza mai restituire, provocando enormi danni a tutto l’ecosistema e costringendo le comunità indigene a vendere la loro terra.
Nel 2016 Nii Juinti ha iniziato le sue attività: 10 bambini provenienti da famiglie in difficoltà vivono stabilmente nella struttura; ci sono un dormitorio femminile e uno maschile, una cucina comune, uno spazio per le lezioni e tutt’intorno c’è tanta terra da riforestare con le loro piante sacre. La mattina i bambini frequentano la scuola pubblica, nel pomeriggio fanno lezione con gli anziani che oltre alle proprietà delle piante insegnano loro l’antica tecnica del disegno e del ricamo, il massaggio tradizionale, la lavorazione del legno di piccoli oggetti e la costruzione di canoe, così come l’origine dei canti sacri che utilizzano nelle sedute di guarigione.
Sempre nel 2016 abbiamo aperto la Onlus “Nii Juinti Italia” per raccogliere fondi in Italia e dare la possibilità a più bambini di frequentare la scuola.
Sappiamo che l’Amazzonia è fortemente minacciata e che il nostro è un progetto piccolo che però ha la grande forza di dare alle nuove generazioni una possibilità reale di riscatto affinché in futuro possano scegliere con più consapevolezza in merito alla loro terra e alle loro tradizioni.
Ricordando la frase di San Francesco “Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile e all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile” seminiamo oggi affinché la foresta continui a darci i suoi frutti.
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