Emergenza malaria – garantire le cure a tutti i bambini ricoverati per malaria al Dr Ambrosoli Memorial Hospital, Nord Uganda, Kalongo.

Oltre 60 anni fa padre Giuseppe Ambrosoli, giovane medico chirurgo e missionario comboniano, arrivava a Kalongo, in una zona rurale di frontiera nel Nord Uganda, per gestire un piccolo dispensario medico nel cuore della savana ugandese. Durante i 30 anni spesi in quella terra, Padre Giuseppe ha creato un vero e proprio ospedale moderno ed efficiente: oggi il Dr. Ambrosoli Memorial Hospital ospita 271 posti letto, dà lavoro a 250 persone tra personale sanitario e non e ogni anno cura circa 50.000 persone, di cui il 70% sono donne e bambini.

L’ospedale di Kalongo è l’unico presidio sanitario di riferimento per una popolazione di circa 500.000 persone, in una regione poverissima e uscita da pochi anni da una guerra civile ventennale.

Qui, la malaria è ancora la prima causa di ricovero e, se non curata, ha conseguenze fatali. I più colpiti sono i bambini, perché più fragili e con minori difese e resistenza al parassita.

Tra giugno e ottobre 2019 l’arrivo e la persistenza delle piogge hanno causato un drammatico aumento dei ricoveri per malaria in ospedale: si sono registrati 4.997 casi, di cui 3.763 sono bambini dagli 0 ai 12 anni. Un numero quadruplicato rispetto allo stesso periodo nel 2018. La situazione nel reparto di pediatria è davvero critica: ogni giorno una media di 200 bambini viene visitata e riceve la terapia antimalarica. Le piccole stanze del reparto sono sovraffollate sia di giorno che di notte. I letti a disposizione sono infatti solo 61 e in periodi come questo il tasso di occupazione del reparto è di quasi 3 bambini per letto.

 

L’ospedale di Kalongo fatica a sostenere i costi del materiale sanitario, specialmente per le trasfusioni di sangue, del personale sanitario e della terapia antimalarica. Nonostante questo, l’ospedale sta dando una straordinaria prova di dedizione, resilienza e capacità di gestione dell’emergenza, ma il numero dei pazienti che si ammalano di malaria non diminuisce ed è necessario uno sforzo enorme e senza sosta da parte del personale.

 

La Fondazione Ambrosoli è impegnata in prima linea nella lotta contro la malaria, per salvare quanti più bambini possibile da quella che nel mondo sviluppato è una malattia facilmente curabile ma che a Kalongo, per l’impossibilità di accedere alle terapie, resta mortale ancora per troppe persone.

Vogliamo garantire a tutti i bambini che arrivano all’ospedale di Kalongo la possibilità di essere curati e salvati.

Per farlo abbiamo bisogno del tuo aiuto. Il tuo dono, grande o piccolo che sia, è essenziale. Ci aiuterà a offrire a tutti, e sempre, assistenza professionale e terapie essenziali per sopravvivere.

 

GRAZIE!

 

I tuoi caffè e le tue colazioni saranno un prezioso contributo per l’ospedale di Kalongo, per garantire ogni giorno la cura dei pazienti pediatrici ricoverati per malaria.

Basta tanto così:

1 euro: costo di un test per diagnosticare la malaria

5 euro: costo del materiale sanitario necessario alla cura di un bambino ricoverato per malaria in Pediatria

30 euro: costo di 1 giorno di ricovero per malaria grave in pediatria

100 euro: costo per la cura completa di un paziente con malaria grave in pediatria (da 3 a 5 giorni di ricovero, secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità)

 

Photo credit:  Jessica Pepper-Peterson

totale raccolta

0€

508

Kit Cibo

508

Kit Cibo + Igiene Personale

508

caffè offerti

8

colazioni offerte

Fondazione Dr. Ambrosoli Memorial Hospital Kalongo Onlus

La Fondazione Ambrosoli è stata costituita nel 1998 dai Missionari Comboniani e dalla famiglia di padre Giuseppe Ambrosoli, chirurgo e missionario comboniano che ha dedicato la propria esistenza alla cura della popolazione ugandese, per dare continuità e futuro allospedale di Kalongo, il Dr. Ambrosoli Memorial Hospital, e alla scuola specialistica per ostetriche ad esso collegato, la St. Mary Midwifery School, da lui fondati rispettivamente nel 1957 e nel 1959.

 

Crediamo che la salute sia un diritto universale e che l’accesso ai servizi sanitari non possa essere un privilegio, ma debba il più possibile essere garantito a tutte le fasce della popolazione, in particolare le più vulnerabili e povere.

Per questo, obiettivi chiave della Fondazione sono:

  • Garantire al maggior numero di persone l’accesso a servizi sanitari di qualità, con particolare attenzione alle fasce più povere e vulnerabili della popolazione, come mamme e bambini;
  • Favorire percorsi di formazione e professionalizzazione in campo medico, sanitario e amministrativo contribuendo al perseguimento della futura autonomia sanitaria e manageriale dell’

 

Come lo facciamo?

Lavorando insieme all’ospedale, mettendo a disposizione non solo risorse economiche ma anche competenze manageriali, proponendo un modello di aiuto non assistenziale che punta invece sul capitale umano come fattore primario per garantire all’ospedale ugandese uno sviluppo sostenibile.

Se vuoi conoscerci meglio, visita il nostro sito: https://www.fondazioneambrosoli.it/cosa-facciamo/