La tossicodipendenza in Italia è un problema sempre più diffuso e di difficile lettura che permea tutti i tessuti sociali, da quello famigliare a quello lavorativo.
Quest’ultimo, in particolare, è un ambito che richiede determinate prestazioni e risultati, e tutto ciò che potrebbe mettere a rischio il raggiungimento degli obiettivi è particolarmente disapprovato dai datori di lavoro. Ci sono ancora determinate situazioni che in generale le azienda fanno fatica a comprendere e gestire, e nonostante esistano tutele nei confronti dei lavoratori che presentano questi problemi, la paura di essere stigmatizzati e allontanati da tutti fa sì che le persone preferiscano tenersi tutto dentro finendo per fare del male a se stessi e agli altri.
Chi poi riesce a lasciarsi alle spalle il problema, con l’aiuto e il sostegno necessari, si ritrova a doversi confrontare o riconfrontare con realtà lavorative che invece di offrire nuovamente una chance per il futuro, giudicano per via del passato. Ecco perché il solo sostegno delle Comunità Terapeutiche e dei servizi non bastano ai soggetti che hanno concluso il proprio percorso riabilitativo e che vogliono reinserirsi con successo nella società. Grazie anche allo sviluppo di una rete di contatti sul territorio, con il progetto “Un laboratorio per ri-costruire il futuro” Dianova intende dare ai suoi ragazzi in fase di reinserimento la possibilità di intraprendere una prima attività lavorativa fortemente “tutorata” in realtà consone e sensibili alla causa nell’ambito della lavorazione del legno, in particolare restauro e produzione di componenti per arredi.
Il progetto coinvolgerà diversi utenti della Comunità Dianova di Garbagnate Milanese (Mi) che, supervisionati da un educatore di riferimento e da un maestro d’arte, apprenderanno le tecniche di restauro e falegnameria in un locale attrezzato della struttura, per poi mettere in pratica le conoscenze e le competenze acquisite presso botteghe artigiane e liberi professionisti del territorio.
Le donazioni saranno impiegate per l’avvio del corso di formazione professionale interno alla Comunità, in particolar modo per coprire le spese riguardanti i docenti e l’acquisto di eventuali materiali, macchinari e utensili funzionali allo svolgimento delle attività previste.
Per Dianova, insieme a tutte le realtà che aderiranno e a tutti i donatori, il progetto sarà un’occasione per contribuire alla costruzione di una società basata su rispetto delle persone e sul rifiuto di ogni forma di discriminazione.

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Dianova Onlus

Dianova Onlus è una realtà che da oltre trent’anni si occupa del problema della dipendenza da sostanze, droga e alcol, con l’obiettivo di aiutare tanti ragazzi con alle spalle storie di sofferenza e disagio a ritrovare il loro spazio nella nostra società. L’azione di Dianova si sviluppa principalmente nelle sue cinque Comunità Terapeutiche presenti sul territorio nazionale, che possono ospitare complessivamente fino a 167 persone.
Dal 2013, inoltre, Dianova ha attivato una struttura residenziale a Palombara Sabina (RM), “La Villa”, che può ospitare sino a 16 minori/adolescenti in situazione di disagio sociale, provenienti anche dal circuito penale, e minori stranieri non accompagnati

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