PROGETTO “ Ovviamente Acqua ”
Dal 2008 l’associazione di volontariato La Nostra Africa Onlus di Bologna realizza progetti a sostegno della popolazione Maasai in Kenya.
Attualmente abbiamo consolidato la collaborazione con dieci comunità maasai ed in insieme abbiamo costruito quattro scuole primaria , sei asili , quattro cooperative costituito da donne maasai per la realizzazione del tipico artigianato femminile , un ambulatorio per garantire un assistenza sanitaria e una fattoria per la produzione di latte.
A Capodanno 2018 siamo stati contattati dal capo villaggio di Siringhirayni , una comunità che dista 80 kilometri dalla cittadina di Kajiado in Kenya.
Isaia , il nome del capo villaggio , si è presentato all’alba per accompagnarci a visitare il villaggio di Siringhirayni.
Dopo due ore ci siamo fermati per una pausa lungo il letto di un fiume , totalmente vuoto , totalmente secco.
Isaia ci ha raccontato che quello è il punto dove gli abitanti si riforniscono di acqua nel periodo delle piogge che dura tre mesi all’anno.
Dopo avere percorso qualche decina di metri il letto del fiume abbiamo ripreso il viaggio verso Siringhirayni.
Dopo 24 kilometri viaggiando in mezzo alla savana su piste di terra rossa , siamo arrivati al villaggio.
Ad attenderci cerano circa 850 persone tra donne , bambini e uomini maasai.
Era presente solo la metà della popolazione perché gli altri erano migrati con il gregge a nord alla ricerca di acqua.
Dopo una tipica danza delle donne maasai è iniziato il meeting e le donne con le lacrime agli occhi hanno iniziato a raccontare la loro difficoltà quotidiana per riuscire a raccogliere l’acqua per il sostentamento delle proprie famiglie.
“Sono tanti mesi che non piove e per noi ed i nostri figli è sempre più difficile poter continuare a sopravvivere in savana.”
Dopo lunghe ed articolati racconti abbiamo deciso di intervenire e capire come poter risolvere l’enorme problema della mancanza dell’acqua.
In tutti questi anni trascorsi affianco alla popolazione della savana abbiamo imparato che non importa inventare nulla di particolare ma soltanto utilizzare ciò che madre natura ci dona.
Da questo importante insegnamento parte il progetto “Ovviamente Acqua” che prevede la costruzione di una diga lungo il fiume attraverso l’utilizzo della maggiorparte dei materiali che troveremo in savana per raccogliere l’acqua piovana.
Abbiamo identificato il punto e definito il progetto tecnico dove andremo a costruire i 3 elementi (muri) che permetteranno il rallentamento del flusso dell’acqua.
L’ultimo elemento avrà un’altezza di 2 metri circa per poter contenere al meglio l’acqua piovana.
I muri per rallentare il corso dell’acqua nel fiume e l’ultimo per il contenimento verranno costruiti con i sassi che già si trovano in natura nell’area circostante e questo ci permetterà di dimezzare i costi e dover effettuare una raccolta donazioni per l’acquisto del ferro , cemento ed altri materiali che ovviamente non riusciamo a recuperare in savana.
Attraverso il progetto “Ovviamente Acqua “ realizzeremo una vasca contenitiva di circa 15.000 m³ di tesoro liquido.
Questa popolazione, circa 2.000 persone, percorrono ogni giorno circa 24 km a piedi, con una temperatura di circa 30/35 gradi, per potersi approvvigionare una o due taniche di acqua.
L’obiettivo è quello di poter dare loro una soluzione più vicina e più duratura, con la forza lavoro locale e il materiale comprato sul territorio.
Il progetto “Ovviamente Acqua” permetterà a migliaia di persone di costruirsi un futuro migliore nella terra di origine, la savana.
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