Le origini
OrtoScec si trova ad Occhieppo Inferiore (BI). Dal 2014, grazie ad una convenzione con l’Amministrazione, un terreno, abbandonato da anni, è stato ceduto in comodato gratuito al ramo Biellese di Coltiviviamo, A.P.S. di Roppolo. Lo statuto societario prevede come obiettivi principali:
recupero di terreni incolti, realizzazione di orti condivisi, gestiti secondo i principi dell’orticoltura naturale
avviamento al lavoro di persone in difficoltà lavorativa
promozione della filiera corta
Il Nome
L’origine del nome deriva dall’unione del sostantivo che descrive un’area coltivata (Orto) unito al nome dato allo strumento di misura del valore noto come Scec (Solidarietà ChE Cammina).
Le attività
Manutenzione del noccioleto presente nella suddetta area. Oltre a fornire un naturale riparo dalla calura estiva, in autunno rilascia in abbondanza i suoi frutti, che vengono consumati come frutta secca o trasformati in dolci, preparati artigianalmente.
Realizzazione di un semenzaio per la germinazione di piantine dalle rispettive sementi, di una serra per la coltivazione protetta (realizzata con una elevata percentuale di materiali riciclati), bancali ispirati ad un mix di agricoltura sinergica e tradizionale. Nella seconda porzione di terreno, adiacente al noccioleto, è stata realizzata un’area, sempre destinata alla coltivazione di ortaggi, ma più orientata ad esprimere in forma artistica l’unione tra Madre Terra e le piante, i fiori, gli insetti, la luce ed il misterioso mondo sotterraneo delle micorrize.
Tutte le attività elencate, sono state possibili grazie al contributo di professionisti in Agronomia, di volontari e negli ultimi mesi anche dall’apporto di profughi ospitati in zona. L’unione di queste forze ha consentito di portare OrtoScec allo stato attuale, di organizzare corsi di orticultura, non dimenticando che la produzione di verdure dell’OrtoScec è stata distribuita in parte ai suoi collaboratori diretti, ai sostenitori in cambio hanno di offerte libere, ma anche all’associazione Fra Galdino che, in Valle Elvo, provvede al sostentamento economico e materiale di famiglie disagiate.
Inoltre è in fase di studio l’avvio di un’esperienza educativa volta ad avvicinare infanzia ed adolescenza al recupero di stili di vita che richiamano la manualità della civiltà contadina e la socializzazione.
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